27° Forum di Medicina Vegetale: i temi della I Sessione

da Redazione uvadatavola.com

Al via la 27^ edizione del Forum di Medicina Vegetale, il tradizionale appuntamento di fine anno dedicato alla difesa fitosanitaria ed alla gestione delle colture.

L’evento, organizzato da ARPTRA in collaborazione con Europe Direct–Puglia, C.R.S.F.A. “Basile Caramia”, L.A.me.T.A, Antesia e il patrocinio di A.I.P.P. – Associazione Italiana per la protezione delle piante, si terrà al Nicolaus Hotel (ex Sheraton) di Bari il 10 dicembre 2015 alle ore 09:15.

Il Forum anche quest’anno offrirà un palinsesto ricco di interventi di grande spessore tecnico scientifico e, come di consuetudine, sarà suddiviso in tre sessioni: quella mattutina parlerà del futuro della protezione delle piante, quella centrale verrà dedicata alle società agrochimiche e quella pomeridana sarà incentrata sugli approfondimenti tecnici riguardanti il tema Xylella fastidiosa.

Per esaminare in maniera più dettagliata le tematiche che verranno discusse in ciascuna delle tre sessioni di questo importante evento, abbiamo contattato Vittorio Filì, presidente dell’ARPTRA .

“Durante la prima sessione di questa nuova edizione del Forum si discuterà del futuro della protezione delle piante tra innovazione, sostenibilità, aspetti regolatori europei e paradossi del nostro tempo”, ha dichiarato Filì alla redazione di uvadatavola.com.

“Analizzeremo il futuro della protezione delle piante dal punto di vista della chimica con Luigi Radaelli, amministratore delegato della società Syngenta ed ex presidente di Agrofarma, ruolo che ha coperto per diversi anni. Con Vittorio Veronelli, vice presidente mondiale dei produttori di mezzi tecnici biologici IBMA, si discuterà invece delle tendenze dei mezzi biologici nel prossimo futuro, settore caratterizzato purtroppo da lentezze normative”, ha continuato.

Non mancherà una relazione sul ruolo della genetica nella protezione delle piante. “La genetica forse rappresenta il settore più innovativo ma fortemente penalizzato nel nostro paese, dove è vietato utilizzare gli OGM anche per fare ricerca in pieno campo. Questo verrà sottolineato da una famosa divulgatrice scientifica, la biotecnologa, Beatrice Mautino, autrice del libro Contro natura, che approfondirà questo paradosso e tutte le innovazioni biotecnologiche presenti oggi in agricoltura”, ha osservato Vittorio Filì.

A seguire, l’intervento di Roberto Defez del Cnr di Napoli: “Defez sottolineerà le assurdità del nostro tempo e della nostra nazione: mangiamo OGM, vestiamo OGM, i nostri animali si nutrono di mangimi OGM, nelle sale della chirurgia si usa cotone OGM, però in Italia è vietato produrli. Questo è un paradosso scientifico inaccettabile. Nell’occasione i partecipanti sottoscriveranno una lettera al ministro Martina nella quale verrà invocata la necessità di tornare indietro su una posizione ribadita alcuni mesi fa dall’Italia che si è espressa in maniera contraria sulla sperimentazione in campo degli OGM”.

“Gli OGM – ha ossevato il presidente dell’ARPTRA – sono ormai impiegati in tutti i paesi da più di 30 anni. Questo è un paradosso voluto per mantenere il dibattito ed ottenere il consenso elettorale”.

A concludere la prima sessione, la relazione del professor Ettore Capri dell’Università di Piacenza con delle osservazioni sul futuro della protezione delle piante visto da un’angolazione scientifica ed istituzionale.

“Nella prima sessione si discuterà quindi del futuro della protezione delle piante in un momento in cui tutto il mondo sta percependo dei cambiamenti. La chimica si è fermata, non vengono più sviluppati tanti nuovi prodotti come qualche anno fa e, nel bene o nel male, si sta assistendo ad uno sviluppo di prodotti di origine vegetale e biologica. Si tratta di estratti vegetali, biostimolanti e induttori di resistenza, alcuni dei quali regolarmente registrati in quanto classificati tossicologicamente come i prodotti chimici. Purtroppo molti di questi prodotti naturali vengono venduti come fertilizzanti ma impiegati come agrofarmaci. Quindi, utilizzando un escamotage di tipo commerciale, vengono etichettati come elementi nutritivi anche se all’interno ci sono sostanze di cui non è stata fatta la tossicologia”.

“Siamo favorevoli all’innovazione, purché tutto avvenga nella norma. Purtroppo anche le sostanze più naturali potrebbero essere tossiche. Ci sono in commercio tantissimi di questi prodotti che, tra l’altro, vengono venduti in un regime di concorrenza sleale perché, a differenza degli agrofarmaci, hanno l’IVA al 4% come i fertilizzanti. L’efficacia di queste sostanze in molti casi deve essere ancora valutata, ma in ogni caso sul mercato sono sempre più richieste. Queste saranno le mie osservazioni che andranno a completare la prima sessione del Forum”, ha concluso Vittorio Filì.

 

Approfondisci le tematiche della II Sessione e della III Sessione.

Per scaricare il programma completo del 27° Forum di Medicina Vegetale CLICCA QUI.

Articoli Correlati