Durante la Experimental Biology Conference di San Diego (California) seguita da circa 14mila partecipanti tra scienziati ed espositori, è stata presentata una ricerca secondo la quale il consumo di uva agisce positivamente su ansia e ipertensione, nonché sulle lacune cognitive collegate all’ansia.
È stato accertato che, sebbene disordini collegati all’ansia, alterazioni cognitive ed ipertensione siano categorie diagnostiche complesse e distinte, per esse possono essere in alcuni casi individuate associazioni tali da permettere sovrapposizioni. Per esempio, tra i circa 40 milioni di americani affetti da ansia, 10 milioni di essi soffrono anche di ipertensione.
La ricerca stabilisce che la dieta animale, arricchita da consumo di uva per due settimane, previene il comportamento ansioso, l’alterazione dell’apprendimento e della memoria e riduce la pressione sanguigna.
“Questi risultati indicano la possibilità per le uve di trovare spazio in una importante area del campo della salute. Noi attribuiamo i benefici delle uve alla loro attività antiossidante e alla loro capacità di combattere gli stress ossidativi” – dice la dottoressa a capo della ricerca, Samina Salim.
Il lavoro è stato supportato da due borse di studio messe a disposizione dei ricercatori del National Institutes of Health e dalla Summer Undergraduate Research Fellowship Award in collaborazione con la California Table Grape Commission.
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Fonte: www.grapesfromcalifornia.com