Sudafrica: termina la stagione 2025

Nonostante alcune sfide logistiche, la stagione dell'uva da tavola in Sudafrica si conclude positivamente, confermando Europa e Regno Unito come principali destinazioni per l'export

da Donato Liberto
Sudafrica 1

Con il 94% del raccolto destinato all’esportazione già confezionato, la stagione dell’uva da tavola in Sudafrica si avvia alla conclusione con risultati positivi per il comparto. Il clima caldo e secco di febbraio ha garantito un’ottima maturazione dei frutti, facilitando le operazioni di confezionamento e spedizione. Le esportazioni sono aumentate rispetto all’anno precedente, con l’Europa e il Regno Unito che rimangono le principali destinazioni, ma è in crescita anche l’interesse per il Nord America, segno di un’espansione del mercato.  Tuttavia, non sono mancate le sfide: alcuni ritardi logistici al porto di Cape Town hanno causato difficoltà nella regolarità delle spedizioni, un aspetto che ha messo alla prova l’efficienza del sistema. Nonostante queste sfide, però, il comparto sudafricano si prepara a chiudere la stagione con ottimismo, supportato da una domanda crescente e dalla qualità del prodotto, che rappresentano solide basi per un futuro promettente.

Sudafrica: un raccolto di qualità

Alla fine dell’ottava settimana del 2025, l’industria sudafricana dell’uva da tavola ha raggiunto il 94% del raccolto nazionale, con una stima di 76,4 milioni di cartoni, il che porterà alla conclusione della stagione entro la metà di marzo. Fino ad oggi, sono stati ispezionati circa 71 milioni di cartoni destinati all’esportazione, con un incremento del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’Unione Europea e il Regno Unito continuano a rappresentare i mercati di riferimento, assorbendo complessivamente il 78% delle esportazioni sudafricane di uva da tavola. Tuttavia, si registra una crescita significativa delle spedizioni verso gli Stati Uniti, con un aumento del 27% rispetto all’anno precedente. Secondo Anton Viljoen, ex presidente di SATI e attuale amministratore delegato di ASV Farms, il Sudafrica deve continuare a rafforzare la propria posizione nel mercato europeo, offrendo varietà performanti e packaging adatto alle esigenze della distribuzione, permettendo ai grappoli di raggiungere destinazioni lontane in ottime condizioni.
Parallelamente, il potenziamento delle esportazioni verso il Nord America rappresenta un’opportunità strategica. L’ampliamento della finestra di commercializzazione potrebbe consentire ai produttori sudafricani di mantenere una presenza stabile nel mercato statunitense per un periodo più lungo, aumentando la competitività della loro filiera.

Ritardi logistici

Nonostante i risultati positivi della stagione, il comparto ha dovuto affrontare difficoltà logistiche legate ai ritardi nel Cape Town Container Terminal (CTCT). Nel mese di febbraio, i forti venti hanno causato la perdita di 203 ore di attività, quasi il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Tuttavia, le operazioni portuali sono in fase di recupero e si prevede che i normali flussi di arrivi torneranno a regime.

Sudafrica - uva da tavola

Riflessioni e prospettive per il futuro

La chiusura anticipata della stagione e l’incremento delle esportazioni confermano la crescente solidità del comparto sudafricano dell’uva da tavola, che si dimostra capace di rispondere alle richieste del mercato con una produzione efficiente e ben organizzata. Tuttavia, restano alcune sfide da affrontare.

Il consolidamento della presenza in mercati storici come l’Unione Europea impone una costante innovazione varietale e una maggiore attenzione alle preferenze dei consumatori. La crescente richiesta di cultivar specifiche e di soluzioni di packaging sostenibili richiede un adeguamento dell’offerta, pena il rischio di perdere competitività rispetto ad altri esportatori.
L’aumento delle spedizioni verso il Nord America rappresenta un’opportunità da sfruttare con strategie mirate, considerando che una finestra di commercializzazione più lunga può assicurare maggiore stabilità ai produttori. Tuttavia, questo processo non può prescindere dal miglioramento delle infrastrutture logistiche: i ritardi nei porti rappresentano una criticità che può compromettere la freschezza del prodotto e minare la reputazione del Sudafrica come fornitore affidabile.

Un parallelismo con l’Italia

Un parallelismo interessante può essere tracciato con il comparto dell’uva da tavola italiano, che, pur affrontando differenze geografiche e climatiche, si trova ad affrontare sfide analoghe in termini di gestione post-raccolta e distribuzione internazionale. Come il Sudafrica, l’Italia deve assicurarsi che i propri prodotti raggiungano mercati lontani mantenendo elevati standard di qualità. Per farlo, l’adozione di soluzioni logistiche più avanzate, l’innovazione nel packaging per garantire una maggiore durata e l’ottimizzazione dei flussi logistici rappresentano aree fondamentali di miglioramento. Il comparto italiano potrebbe trarre grande vantaggio da una visione strategica più incisiva sulla gestione delle esportazioni a lunga distanza, mirando a rafforzare la competitività e l’affidabilità delle proprie filiere, proprio come ha fatto il Sudafrica.

 

Donato Liberto
©uvadatavola.com

 
 
 

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