Nutrizione della vite, ingrossamento dell’acino e architettura del grappolo: questi i temi al centro del primo appuntamento 2024 con “In campo con l’agronomo”. A fare da sfondo, i vigneti della varietà ARRA Sugar Drop™ dell’azienda agricola “Terre assolate” del gruppo Novello, realtà situata nel cuore della Sicilia viticola, a Chiaramonte Gulfi, nel ragusano, specializzata nella commercializzazione di uva da tavola e di recente anche teatro della prima Grape Exhibition.
Guida tecnica per l’occasione Giuseppe Tornello, agronomo dello studio associato CO.R.AGRO che, prima di porre l’accento sulle tematiche del primo “In campo con l’agronomo” dell’anno, illustra le diverse tecnologie innovative introdotte all’interno dell’azienda agricola. A partire da quelle relative all’irrigazione che, gestita da remoto attraverso una centralina posta all’interno del vigneto, è totalmente programmata e pianificata, fino a quelle che, in funzione dei parametri prestabiliti, consentono apertura e chiusura degli sportelli laterali della serra.
L’esperto arriva così ad approfondire il tema della nutrizione della vite da tavola.
Come sottolineato, i fattori da tenere in considerazione per redigere un piano per la nutrizione della vite sono diversi e comprendono una buona conoscenza del suolo, la scelta del portinnesto adeguato, l’esposizione del terreno alla luce solare e tanti altri aspetti. Tutti, però, fondamentali al fine di conseguire gli obiettivi quali-quantitativi prefissati. Tra questi, senza dubbio quello di garantire il giusto equilibrio tra i macro e microelementi presenti nel terreno e di cui la pianta necessita, così da poter poi gestire e controllare l’andamento di tutta la produzione.
Ma quali sono gli elementi nutritivi che favoriscono l’ingrossamento dell’acino? E quali quelli per una buona architettura del grappolo? Guarda il video completo di “In campo con l’agronomo” e scopri di più.
Conoscere i fattori in gioco e adottare i giusti accorgimenti tecnici può infatti fare la differenza. Specialmente in un contesto come quello della viticoltura moderna, in cui a un livello qualitativo elevato non può che corrispondere una crescente specializzazione di tutti i passaggi produttivi. Primo fra tutti, la gestione della nutrizione della vite che – se ben pianificata – può definire l’andamento della produzione e garantire migliori risultati in campo.
Ilaria De Marinis
©uvadatavola.com