Uva da tavola 2023/24: svolta positiva in Sudafrica

Produzione oltre le aspettative ed esportazioni in crescita. Il bilancio pubblicato da SATI per la stagione 2023/24 dell’uva da tavola in Sudafrica dipinge un quadro rassicurante

da uvadatavoladmin
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La stagione 2023/24 ha segnato una svolta positiva per il comparto dell’uva da tavola in Sudafrica. Grazie a condizioni meteorologiche favorevoli e a una gestione agricola attenta, i produttori hanno raggiunto volumi di produzione soddisfacenti. Nonostante una riduzione del 2% nella superficie coltivata, passata dai 19.788 ettari del 2023 ai 19.488 ettari nel 2024, la produzione ha superato ogni aspettativa, spingendo le esportazioni a livelli record. 

Secondo l’analisi pubblicata da SATI (Industria Sudafricana dell’Uva da Tavola), con 74,2 milioni di cartoni esportati, il Sudafrica ha rafforzato la sua posizione nei mercati globali, registrando una crescita significativa verso USA e Canada, oltre che in Europa e Regno Unito.

A differenza dello scorso anno, quando i produttori di tutte le regioni del Sudafrica hanno registrato volumi di raccolto inferiori rispetto alle previsioni a causa di modelli meteorologici inaspettati, quest’anno la maggior parte delle aree di coltivazione ha beneficiato di condizioni climatiche favorevoli, permettendo di ottenere volumi sufficienti di uva di alta qualità. 

Risultati per Regione di produzione

Dal punto di vista produttivo, il Sudafrica può essere suddiviso in cinque macro regioni, ognuna delle quali presenta caratteristiche specifiche.

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Regioni di produzione di uva da tavola in Sudafrica – Fonte: SATI

PROVINCE DEL NORD: nella stagione 2023/24, questa Regione di produzione ha confezionato 6 milioni di cartoni di uva da tavola, registrando un aumento del 3,1% rispetto alla stima e del 6,8% rispetto alla stagione precedente, nonostante una riduzione dell’8% della superficie coltivata rispetto al 2023.

ORANGE RIVER: analogamente a quanto detto per le Province del Nord, anche in questa Regione i rendimenti sono stati superiori alle attese, con 24,2 milioni di cartoni prodotti, superando la stima originale del 13,3% e quasi raddoppiando la produzione ottenuta nella difficile stagione 2022/23.

OLIFANTS RIVER: in questa Regione è stata registrata una crescita della superficie coltivata di circa il 2% rispetto allo scorso anno, diversamente da quanto detto per i due casi precedenti. Dal punto di vista produttivo, però, la situazione è analoga, segnando a fine stagione 3,9 milioni di cartoni confezionati, il 14,5% in più rispetto alla stima e il 28,5% in più rispetto alla stagione precedente.

BERG RIVER: sebbene il leggero calo del 2,6% rispetto all’anno precedente, la Regione ha superato la stima originale con 18,5 milioni di cartoni confezionati.

HEX RIVER: nonostante le condizioni climatiche favorevoli nel resto del Paese, questa Regione ha affrontato sfide meteorologiche che hanno portato a una riduzione del 6% della stima iniziale del raccolto, con una produzione effettiva di 23,2 milioni di cartoni.

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Variazione negli anni della superficie coltivata a uva da tavola in Sudafrica – Fonte: SATI

Varietà coltivate di uva da tavola: come sono cambiate nel tempo

Secondo l’ultimo censimento delle viti condotto da SATI, la superficie totale delle uve da tavola in Sudafrica ha registrato una diminuzione di 300 ettari rispetto all’anno precedente. Questa riduzione è stata principalmente influenzata dal calo delle varietà senza licenza, come Crimson Seedless (-9%) e Thompson Seedless (-20%). Al contrario, gli ettari dedicati alle varietà con licenza hanno continuato a crescere costantemente. Attualmente, le prime cinque varietà coltivate rappresentano il 50% degli ettari totali piantati nel Paese. Queste varietà includono Crimson Seedless (16%), Autumn Crisp®️ (9%), Sweetglobe™️ (9%), Sweet Celebration™️ (8%) e Prime (8%).

Sfide logistiche e soluzioni implementate

Se sul fronte della produzione non ci sono state grosse problematiche da affrontare, lo stesso non si può dire per la logistica. Durante la stagione 2023/24, sono emersi diversi vincoli logistici al Container Terminal di Città del Capo, inclusa una significativa carenza di gru a portale su rotaia, causando ritardi significativi durante il picco della stagione dell’uva. Le deviazioni delle navi dal Canale di Suez hanno ulteriormente messo sotto pressione le catene logistiche globali. 

Per mitigare queste difficoltà, sono state implementate diverse misure. È stata migliorata la comunicazione tra Transnet (società pubblica che possiede le infrastrutture ferroviarie e portuali del Sudafrica) e il comparto viticolo tramite una “war room” giornaliera, facilitando lo scambio di informazioni e la pianificazione delle risorse. Inoltre, sono state adottate soluzioni alternative per alleviare la pressione al porto di Città del Capo, deviando il 10,6% delle esportazioni di uva via Gqeberha (una delle principali città portuali del Sudafrica situata nella Provincia del Capo Orientale), e il 9,7% tramite navi convenzionali.

Conclusioni

Tenuto conto della produzione soddisfacente ottenuta durante questa campagna produttiva, la buona riuscita delle produzioni in Sudafrica è sempre meno affidata al caso. I produttori sudafricani stanno implementando varie misure di mitigazione, tra cui la gestione programmata di malattie e parassiti e l’uso di teli plastici in campo, per garantire produzioni di qualità. Con l’avvicinarsi della prossima stagione, le iniziative logistiche continueranno a concentrarsi sul miglioramento dei processi nei porti e sulla garanzia della disponibilità delle attrezzature portuali, richiedendo costante impegno da parte dei produttori per assicurare la catena del freddo e pratiche di produzione in grado di supportare la longevità del prodotto durante l’esportazione.

Con queste solide basi, il Sudafrica guarda con fiducia alla prossima stagione, pronto a mantenere la sua reputazione di fornitore di uva da tavola di alta qualità nei mercati globali.

 

Donato Liberto
© uvadatavola.com

 

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