Portinnesti della vite: come scegliere quello giusto?

Ogni portinnesto possiede caratteristiche uniche che influenzano il futuro del vigneto. Per questo, sceglierlo con criterio è fondamentale

da uvadatavoladmin
portinnesti della vite

La scelta dei portinnesti della vite è una delle decisioni più importanti per i viticoltori nella fase di impianto del vigneto. Questo elemento, spesso sottovalutato, influisce direttamente sulla salute della vite, sulla sua capacità di adattarsi a suoli difficili e alle condizioni climatiche specifiche, oltre che sulla qualità e quantità della produzione

Ogni portinnesto presenta caratteristiche uniche, tra cui resistenza o tolleranza a parassiti, capacità di assorbire nutrienti e adattabilità a terreni con problemi di drenaggio o carenze idriche. Comprendere le differenze tra i vari portinnesti della vite è fondamentale per garantire un vigneto sano, produttivo e resiliente. 

I portinnesti della vite più utilizzati in Italia meridionale

Tra i portinnesti più diffusi in Italia meridionale troviamo due grandi gruppi, distinti per le loro caratteristiche di adattamento e resistenza, in particolare alla fillossera e alla clorosi ferrica. I portinnesti derivati dall’incrocio tra Vitis berlandieri x V. riparia sono particolarmente indicati per terreni sciolti o di medio impasto, dove la disponibilità idrica è buona. Portinnesti come SO4, Kober 5BB e 420A rientrano in questa categoria, dimostrando una tolleranza efficace a terreni con contenuti moderati di calcare attivo. Dall’altro lato, i portinnesti ottenuti dall’incrocio tra Vitis berlandieri x V. rupestris si adattano meglio a suoli profondi e siccitosi. Portinnesti come 140 Ruggeri e 1103 Paulsen sono particolarmente apprezzati per la loro elevata resistenza al calcare attivo. Tuttavia, questi portinnesti possono presentare qualche limite, come un lieve ritardo nell’entrata in produzione.

Sebbene questi portinnesti tradizionali rappresentino ancora una scelta affidabile, le sfide moderne come l’evoluzione delle condizioni climatiche, l’impoverimento dei suoli e l’insorgenza di nuove patologie richiedono soluzioni innovative. Portinnesti moderni, sviluppati per resistere a parassiti del suolo come i nematodi o per adattarsi a condizioni estreme, stanno ampliando le possibilità per i produttori, rendendo la scelta del portinnesto della vite sempre più strategica.

Affinità nesto-portinnesto: la base per un vigneto di successo

L’affinità di innesto è fondamentale per garantire la longevità e la produttività della vite. Questo concetto comprende due aspetti principali:

  1. connessione meccanica stabile, l’affinità in senso stretto si riferisce alla saldatura tra nesto e portinnesto che deve essere efficace per consentire il corretto flusso di acqua e nutrienti essenziali per la pianta;
  2. compatibilità fisiologica, riguarda la durata e la stabilità dell’unione nel tempo senza effetti negativi sulla pianta.

Un portinnesto scelto in modo errato può compromettere il trasporto di nutrienti e la crescita della vite, compromettendo la qualità della produzione. Tuttavia, i problemi di affinità non sempre dipendono da fattori intrinseci alle due parti. Spesso, le incompatibilità possono derivare dalla presenza di virus o viroidi, che possono indurre fenomeni di rigetto o anomalie di crescita. Per questo motivo, è essenziale scegliere portinnesti sani, certificati e adatti alla varietà e alle condizioni del vigneto. Una corretta affinità migliora il flusso di nutrienti, aumenta la resistenza della pianta agli stress ambientali e ottimizza la qualità dei grappoli, garantendo un equilibrio tra vigore vegetativo e produttività.

portinnesti della vite 2

Autore: Dietmar Mitterer-Zublasing

Effetti del portinnesto sul vigore della pianta

Il portinnesto ha un impatto diretto sul vigore della vite, influenzando la crescita della pianta e la gestione del vigneto.

  • Portinnesti vigorosi, come Ramsey o 140 Ruggeri, sono indicati per terreni poveri, ma possono causare problemi in terreni fertili o in zone fredde, dove il vigore eccessivo può ritardare la maturazione e ridurre la qualità dell’uva.
  • Portinnesti a vigore moderato, come 101-14 Mgt, sono ideali per varietà produttive, terreni fertili o in zone con clima freddo, garantendo un migliore equilibrio tra crescita e resa, oltre che una maturazione anticipata.

Il giusto equilibrio tra vigore e adattamento al terreno è essenziale per evitare una crescita vegetativa eccessiva, che potrebbe sottrarre energia alla produzione dei frutti, e per ottimizzare i tempi di maturazione.

Come il portinnesto influisce sulla qualità e sulla maturazione dell’uva

Il portinnesto ha un ruolo chiave non solo nella crescita della pianta, ma anche nella maturazione e nelle caratteristiche qualitative dell’uva. La scelta del portinnesto può influenzare il momento in cui l’uva raggiunge la maturazione ottimale, l’intensità del colore (specialmente nelle varietà rosse), la concentrazione di zuccheri e l’acidità, oltre alla dimensione e alla forma del grappolo.

Alcuni portinnesti della vite, come Freedom, tendono ad anticipare la maturazione e l’accumulo di solidi solubili (zuccheri), rendendoli ideali per zone fredde o per anticipare la raccolta. Altri, come Harmony, sebbene contribuiscono alla formazione di grappoli di dimensioni più ampie, possono ritardare l’accumulo di zuccheri e rallentare la colorazione del frutto. Nelle varietà a bacca rossa, il portinnesto può influire sull’intensità del colore.

  • Paulsen o 101-14Mgt sono apprezzati per la capacità di migliorare la colorazione e la qualità estetica dei grappoli.
  • Ramsey, invece,  può produrre grappoli di dimensioni più contenute, ma con una colorazione più intensa.

Anche l’effetto sulla qualità estetica del grappolo è particolarmente rilevante per un prodotto come l’uva da tavola, destinato al consumo fresco, dove un colore brillante e un buon contenuto zuccherino rappresentano caratteristiche fondamentale per favorire l’approvazione da parte dei consumatori.

portinnesti-della-vite-1

Conclusione: come scegliere il portinnesto giusto

La scelta del portinnesto non è una decisione semplice, ma rappresenta un investimento strategico a lungo termine. Valutare con attenzione le caratteristiche del suolo, la varietà del nesto, il clima e le esigenze produttive è essenziale per ottimizzare la salute, la resa e l’equilibrio del vigneto. Un portinnesto selezionato con criterio può aumentare la tolleranza della pianta a parassiti e stress ambientali, migliorare la qualità dell’uva in termini di colore, zuccheri e dimensione del grappolo, e garantire una produzione sostenibile, capace di adattarsi alle nuove sfide della viticoltura. Conoscere sia i portinnesti tradizionali sia quelli moderni è fondamentale per adottare una strategia vincente, che coniughi esperienza e innovazione, ponendo solide basi per l’impianto di un vigneto di successo.

 

Donato Liberto
© uvadatavola.com

Articoli Correlati