Cracking uva da tavola: produttori siciliani alleati per chiedere calamità

da Redazione uvadatavola.com

Sabato 13 aprile 2019 a Canicattì (AG) si è svolta un’ assemblea straordinaria con più di una centinaio di produttori per sollecitare l’approvazione dello stato di calamità sull’uva da tavola siciliana colpita da cracking nel corso della campagna 2018.

All’assemblea, indetta per fare pressing sul ministro Gian Marco Centinaio, hanno preso parte il sindaco di Canicattì, Ettore Di Ventura, e di Mazzarrone, Giovanni Spata, i presidenti dei Consorzi di tutela dell’uva da tavola IGP Salvatore Lodico e Gianni Raniolo, le associazioni di categoria, il deputato alla Camera, componente della Commissione Agricoltura al Ministero, Dedalo Pignatone e il deputato regionale Giovanni Di Caro, componente commissione lavoro all’Ars.

Commenta Di Ventura, sindaco di Canicattì: “Questa iniziativa risulta particolarmente significativa, se non storica, proprio perché per la prima volta i consorzi IGP di Canicattì e di Mazzarrone hanno deciso di scendere in campo fianco a fianco coinvolgendo le Amministrazioni locali. Amareggia sapere che che i produttori, ancora una volta sono stati messi con le spalle al muro dalla burocrazia. La fisiopatia che ha colpito il prodotto lo scorso anno non è annoverabile tra le calamità assicurabili, e ha messo in difficoltà un intero settore”.

I danni nel 2018, come ricordato dai presidenti dei due consorzi di produttori, sono stati enormi.

Le stime parlano di almeno 220 milioni di euro nel comprensorio uva da tavola Igp di Mazzarrone che abbraccia 5 comuni. Per i 25 comuni afferenti al consorzio di Canicattì, invece, in numeri sono ancora più alti. 

Ora i produttori attendono risposte dal ministero dell’Agricoltura.

 

Autore: la Redazione
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