Rinnovo varietale nella regione cilena di Atacama, si tratta di un progetto che per ora è al 15% e che dovrebbe essere completato entro il 2025.
I produttori di uva cilena sono alla ricerca di varietà di uva senza semi dal calibro più grande, e dal gusto più dolce, oltre che dalla polpa succosa, per cercare di contrastare la feroce concorrenza che vige sui mercati statunitensi.
Da qualche anno infatti le varietà che rappresentavano dei veri e propri cavalli di battaglia per l’export di uva del Cile , come Red Globe, Flame e Superior, hanno subito una diminuzione della domanda.
Così, per stimolare nuovamente la domanda, il Perù sta sperimentando la produzione di nuove varietà apirene. Si tratta di mosse che stanno consentendo all’export peruviano di ottenere una maggiore penetrazione del mercato statunitense a discapito del Cile.
Il segretario regionale dell’agricoltura, Patricio Araya, ha dichiarato a Fresh Fruit Portal che la ricambio varietale è diventata essenziale affinché il comparto locale rimanga competitivo, spiegando che le varietà tipicamente presenti nell’area stanno diventando obsolete a causa delle preferenze e della resa del mercato.
Durante la campagna 2017-18 la regione cilena Atacama ha esportato più di 10 milioni di box di uva, di cui quattro milioni sono giuntu un USA.
Le nuove varietà piantate sono Timco, Arra15, Unknown Black Seedless, Ralli Seedless, Allison, Sugarthirteen e Sheegene 13.
Ma lo stesso presidente dell’APECO – Copiapo Valley Agricultural Producers and Exporters Association, Lina Arrieta, ha dichiarato che la produzione al momento può contare su numeri irrisori e non si può prevedere la risposta che darà tra tre anni il mercato. Arrieta ha anche dichiarato che “Il rinnovo varietale prevede costi elevati che non tutti gli agricoltori locali possono permettersi”.
Il segretario Araya ha spiegato che in effetti il rinnovo varietale è un passaggio complesso e dispendioso, ma essenziale per rimanere sul mercato.
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