Le dimissioni di Giacomo Suglia sono state respinte all’unanimità dall’assemblea straordinaria dell’ Associazione Produttori Esportatori Ortofrutticoli (Apeo) tenutasi nei primi giorni di novembre.
Le dimissioni erano state il gesto estremo del Presidente per protestare contro il DDL caporalato, approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 ottobre scorso. All’epoca Giacomo Suglia aveva dichiarato che la legge avrebbe solo complicato la vita degli imprenditori e di aver più volte cercato un confronto con le istituzioni senza mai riuscire ad incassare una risposta positiva.
In seguito alle ultime decisioni dell’Apeo, Suglia ha dichiarato a FreshPlaza: “Prendo atto del segnale di fiducia degli associati. Continuerò a sostenere le loro istanze. Il contesto, tuttavia, appare complesso e sempre più difficile. Mi sorprende il silenzio che grava intorno a una legge-capestro come quella contro il caporalato; una norma che non sconfiggerà alcun fenomeno criminale, rischiando invece di farci finire in galera per delle inezie. Come organizzazione, ci doteremo di tutti i mezzi legali per tutelarci di fronte a quello che si delinea come l’ennesimo aggravio burocratico ai danni delle imprese oneste, che creano lavoro in uno dei momenti storici più critici per la nostra economia e per i nostri territori. Siamo stanchi di pagare per l’opportunismo di una politica capace solo di cavalcare gli scandali del momento senza pensare alle reali conseguenze”.
Autore: la Redazione
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