Australia, uva: nuove varietà e tecniche di coltivazione avanzate trainano l’export

da Redazione uvadatavola.com

Mentre la stagione di esportazione delle uve australiane si appresta a terminare, si stima che siano già stati spediti volumi pari a mezzo miliardo di dollari australiani.

Un record per le produzioni di frutta del Paese. In media, l’Australia esporta circa 110 000 tonnellate di uva da tavola ogni anno, il 37% di esse sono dirette in Cina.

“Come di consueto i primi stacchi di uva da tavola australiana sono cominciati a gennaio per terminare a fine di giugno. Grazie alle buone condizioni climatiche di quest’anno, la qualità complessiva è stata buona”, ha dichiarato George Liu, CEO di Frutacloud, una società che vende frutta online e che ha sede in Cina.

L’aumento della produzione? Merito dell’introduzione di nuove varietà di uva e dell’adozione di nuove tecniche di produzione avanzate

Jeff Scott, CEO della Australian Table Grape Association, ha dichiarato che queste cifre elevate sono il merito di un aumento della produzione, nonché dell’introduzione di nuove varietà di uva, associate a tecniche di produzione avanzate implementate dai coltivatori il tutto ha portato a migliore la qualità della frutta.

“Abbiamo impiantato alcune nuove varietà tre o quattro anni fa, alcune di esse quest’anno sono entrate in produzione, ma non la maggior parte. Le nostre varietà di base, come Crimson e Thompson, sono quelle maggiormante esportate perché ricercate “.

Il principale mercato di esportazione per l’uva australiana è l’Asia, quest’anno le esportazioni sono aumentate in alcuni Paesi tra cui Cina (36%), Indonesia (38%), Giappone (22%), Vietnam (69%), Taiwan (36%), e Corea del Sud (317%).

Secondo Scott, le uve australiane erano diventate estremamente popolari nei mercati asiatici perché i consumatori nutrivano fiducia nell’offerta costante e apprezzavano il sapore delle bacche. Sebbene le uve australiane fossero generalmente più costose delle uve di altri paesi, i consumatori asiatici erano disposti a pagare prezzi più alti per una qualità superiore.

I consumatori cinesi tendevano a preferire le varietà rosse, mentre i consumatori in Giappone e Corea del Sud preferivano la varietà Thompson, secondo l’Australian Table Grape Association.

Jeff Scott conclude: “Nell’imminente futuro daremo priorità ad aprire nuove trattative con i Paesi asiatici per modificare le condizioni del protocollo di importazione. Ci piacerebbe avere l’opportunità di effettuare il trasporto ereo da gennaio, così da poter spedire le primizie nel corso del festival in Asia”.

 

Autore: La Redazione

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