Basilicata: panoramica per agrumi e drupacee con il dottor Caponero dell’ALSIA

da Redazione uvadatavola.com

Fruit Journal ha intervistato il dottor Arturo Caponero, responsabile del servizio di difesa integrata dellAlsia- Basilicata.

Caponero, con i sui colleghi, realizza i bollettini fitosanitari per le aree con intensa attività agricola: metapontino, vulture lavellese e alta val d’agri, quest’ultima interessata da produzioni tardive.

I dati raccolti da Caponero e dai suoi colleghi provengono da tecnici delle associazioni di categoria, da “campi spia”, dove si controlla la presenza degli insetti con trappole, e da modelli previsionali.

L’esperto comincia con il delineare la situazione per gli agrumi: “La terribile ondata di gelo, che per 5 giorni ha portato le temperature abbondantemente sotto lo zero, ha danneggiato la produzione degli agrumi. All’interno delle arance abbiamo misurato temperature pari a -4°. I danni da gelo sono stati riscontrati anche sulla vegetazione degli agrumi, che ha avuto una ripresa stentata e solo in questi giorni è in recupero”.

Il Dottor Caponero passa poi a parlare delle drupacee: “La drupacee sono al momento tutte in fase di maturazione, le varietà più precoci e quelle sotto copertura, in particolare alcune piantagioni di albicocche, sono già in fase di raccolta. Anche qui il freddo e il forte vento hanno causato danni, ma per lo più alle strutture. Le piante hanno retto molto bene. Erano parecchi anni che le ore di freddo non venivano soddisfatte. Le basse temperature hanno fatto bene alle drupacee e ne abbiamo avuto la conferma attraverso un’ottima e abbondante fioritura“.

Il responsabile del servizio di difesa integrata dell’alsia passa poi in rassegna le fisiopatie: “La primavera non è stata piovosa nè calda ed è stato un bene, perché ha allontanato quel genere di malattie favorite dall’umidità e dalla pioggia (come la bolla o il corineo). Le malattie batteriche sono state controllate per mezzo dei normali trattamenti. Si è rivelato indispensabile il trattamento a gemma gonfia contro gli afidi. Questo, posizionato nella fase fenologica giusta, ha dato risultati molto positivi. Le temperature non molto alte delle scorse settimane hanno favorito l’allontanamento degli afidi. Segnaliamo, però, delle popolazioni di questi insetti che non sono stati correttamente frenati dai trattamenti. In questi giorni, con il rialzo delle temperature, ci sarà sicuramente un ritorno degli afidi”.

Continua Arturo Caponero: “Cydia e Anarsia non hanno rappresentato un grande problema per i produttori. La confusione sessuale si conferma un’ottima strategia per limitare i danni della Cydia su susino e pesco. In conclusione potremmo dire che per le drupacee è stata un’annata senza grossi problemi, anche il tripide, eccezion fatta per la settimana di Pasqua, non ha avuto le condizioni ottimali per svilupparsi”.

“La nota dolente è purtroppo la Sharka. In Basilicata è presente da diversi anni con uno dei ceppi più virulenti: il ceppo M. Questo rappresenta il problema fitosanitario più importante per le drupacee. Si tratta di un’infezione incurabile trasmessa attraverso gli afidi. Non si è intervenuti in modo drastico all’inizio e ora la situazione è incontrollabile. Speriamo nell’introduzione di nuove varietà tolleranti.” Conclude il dottor Caponero.

 

Autore: Teresa Manuzzi

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