Bilancio fitosanitario dell’uva da tavola

da Redazione uvadatavola.com

Botrite e Frankliniella Occidentalis sono le avversità più temute in assoluto dai produttori di uva tavola.

Le preoccupazioni nascono dalla continua riduzione dei prodotti fitosanitari disponibili e dalle richieste del mercato (e quindi di conseguenza della GDO) sempre più orientate alla riduzione dei residui nelle produzioni agricole.

Queste sono le conclusioni del “Bilancio fitosanitario dell’uva da tavola“, organizzato dall’AIPP(Associazione italiana per la Protezione delle Piante), con l’appoggio di Regione Puglia e Arptra (Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura). L’incontro si è svolto a Bari a fine novembre e vi hanno preso parte Agostino Santomauro, in rappresentanza della Regione Puglia, Giuseppe Campo, in rappresentanza della Regione Sicilia e Arturo Caponero, in rappresentanza della Regione Basilicata, Antonio Guario (Arptra ed ex Dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia) con un approfondimento sulla tignola rigata

Dal convegno è emerso che le condizioni climatiche del 2018 hanno favorito peronospora e oidio, mentre nel 2019 qualche criticità si è avuta nel controllo della botrite in Sicilia. Le preoccupazioni però aumentano osservando la costante crescita e diffusione del “Mal dell’esca“.

Oltre alle vecchie modalità, la diffusione di metodi sostenibili, come la confusione sessuale e l’uso degli insetti utili, sta aiutando i viticoltori nel controllo della tignoletta e della cocciniglia. Si evidenzia però la crescente pressione della tignola rigata, soprattutto nel corso del 2018. Tra gli insetti potenzialmente dannosi per i vigneti l’Aleurocantus si classifica come “osservato speciale“, soprattutto negli impianti che confinano con agrumeti.

Nel corso del dibattito è stato affrontato il problema del posizionamento dei trattamenti contro i tripidi, ad oggi non è ancora stato individuato il corretto timing.

Infine i cambiamenti climatici in atto costringono gli addetti ai lavori a rimodulare il numero complessivo dei trattamenti antibotritici. Diventa necessario aggioranre i disciplinari di prduzione, gli autunni molto lunghi, con temperature miti, favoriscono il ritardato della raccolta. Di conseguenza il produttore ha bisogno di controllare il patogeni per un perioodo più lungo di tempo.

 

Autore: La Redazione

 
 
 

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