Botrite e marciumi: parola all’agronomo

Protagonista dell'ultimo video della nostra rubrica In campo con l’agronomo, Angelo Didonna, agronomo dello studio di consulenza Food Agri service, approfondisce il tema

da uvadatavoladmin
botrite e marciumi uva

Settembre – com’è noto – è un mese cruciale per chi opera nel comparto dell’uva da tavola. Il lavoro si intensifica e le operazioni di raccolta proseguono senza sosta, lasciando ipotizzare i primi bilanci di stagione. Bilanci nei quali determinanti possono risultare, insieme a quotazioni di mercato o volumi prodotti, anche criticità legate a funghi, parassiti o condizioni climatiche anomale. A tal riguardo, particolarmente problematici possono risultare casi di botrite e marciumi del grappolo, due avversità che abbiamo approfondito in compagnia di Angelo Didonna, agronomo dello studio di consulenza Food Agri service di Noicattaro (BA), nell’ultimo video della nostra rubrica In campo con l’agronomo.

Botrite e marciumi del grappolo: guarda ora l’ultimo video di In campo con l’agronomo

A fare da cornice alla chiacchierata, un vigneto a uva da tavola della società agricola “Cheuva” dei fratelli Cacucci, Giuseppe e Giovanni, coltivato con la varietà Allison, una varietà apirene a bacca rossa e a maturazione tardiva. 

Immersi nel cuore della produzione viticola pugliese, nelle campagne di Rutigliano (BA), attraverso le parole dell’esperto si è dapprima posto l’accento sulla botrite, che – causata dal fungo ubiquitario Botrytis cinerea – rappresenta una delle malattie più comuni e dannose per i vigneti. Partendo da una panoramica sul patogeno, l’agronomo sottolinea caratteristiche e modalità di manifestazione della malattia, per poi analizzare la situazione attuale in campo. Come evidenziato, sebbene non siano mancati episodi sporadici, l’annata in corso non dovrebbe comportare gravi problematiche per i produttori: il clima asciutto e le temperature elevate hanno infatti limitato l’insorgenza del fungo. Discorso analogo per i marciumi secondari del grappolo che, associati a una serie di patogeni fungini, grazie all’assenza di elevata umidità quest’anno non si sono manifestati. 

In ogni caso, come ricordato dall’esperto, nell’uno e nell’altro caso fondamentale risulta l’adozione di buone pratiche agronomiche e l’intervento con trattamenti antimuffa che – congiuntamente a una corretta gestione dell’irrigazione e ad attente lavorazioni del terreno – possono contenere o ridurre l’insorgenza di queste due problematiche. Quali sono nel dettaglio i passaggi da seguire? E quali gli accorgimenti da adottare in fase di progettazione di un vigneto?

Guarda ora il video completo e scopri di più. 

 

Ilaria De Marinis
©uvadatavola.com

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