Indice
- Anche il settore produttivo messicano è chiamato ad affrontare la sfida per migliorare l’uniformità di colorazione delle uve da tavola. Si tratta, infatti, di un aspetto apprezzato dal mercato capace di muovere la leva del valore.
- L’obiettivo del lavoro è stato: valutare l’effetto dell’applicazione pre-raccolta dei trattamenti con Etefon, acido salicilico e melatonina sulle alterazioni della cuticola e colorazione dell’acino della cultivar senza semi Flame.
- Procedimento
- Secondo il prof. González García il principale contributo scientifico di questo progetto è stato scoprire che i trattamenti con acido salicilico e melatonina potrebbero sostituire il fitoregolatore di sintesi chimica. Si tratta, infatti, di composti naturali e hanno effetti simili sulle caratteristiche qualitative delle bacche trattate.
- Conclusioni e nuovi obiettivi
L’uva da tavola prodotta in Messico genera una grande quantità di reddito soprattutto perché la maggior parte della produzione viene esportata negli Stati Uniti.
Anche il settore produttivo messicano è chiamato ad affrontare la sfida per migliorare l’uniformità di colorazione delle uve da tavola. Si tratta, infatti, di un aspetto apprezzato dal mercato capace di muovere la leva del valore.
Durante lo sviluppo gli acini presentano variazioni di colore dovute alla sintesi degli antociani (pigmenti responsabili del colore rosso), nonché alterazioni della cuticola dovute alla deposizione di cere, soprattutto nei vitigni a bacca rossa, dovute a vari fattori biotici e abiotici.
Nell’ambito dei suoi studi accademici presso il Center for Research in Food and Development (CIAD), Luz del Carmen González García ha i cambiamenti delle buccia e del colore negli acini di uva da tavola indotti dall’applicazione di bioregolatori. La ricerca è stata condotta sotto la supervisione del professor Alberto Sánchez Estrada.
L’obiettivo del lavoro è stato: valutare l’effetto dell’applicazione pre-raccolta dei trattamenti con Etefon, acido salicilico e melatonina sulle alterazioni della cuticola e colorazione dell’acino della cultivar senza semi Flame.
Procedimento
Gli studiosi hanno effettuato otto trattamenti con diverse miscele composte da quantità differenti di etefon, acido salicilico e melatonina. Ricordiamo che l’etefon è un fitoregolatore non consentito in Italia sulle produzioni di uva da tavola.
Secondo il prof. González García il principale contributo scientifico di questo progetto è stato scoprire che i trattamenti con acido salicilico e melatonina potrebbero sostituire il fitoregolatore di sintesi chimica. Si tratta, infatti, di composti naturali e hanno effetti simili sulle caratteristiche qualitative delle bacche trattate.
Sebbene esistano sul mercato prodotti commerciali che migliorano l’uniformità del colore nelle uve, uno degli scopi di questo studio è quello di trovare una formula che fornisca vantaggi differenzianti, come l’abbassamento del numero dei residui e colorazione uniforme dei grappoli.
Conclusioni e nuovi obiettivi
Questo è solo il primo passo in questa direzione. C’è da sottolineare che una specifica combinazione di trattamenti ha registrato un peso maggiore degli acini. Un’altra miscela è riuscita ad ottenere una maggiore pezzatura. Un terzo formulato, però, nonostante abbia riportato un interessante indice di colorazione e un contenuto di antociani più elevato, l’etilene residuo superava i limiti consentiti.
Per i ricercatori sarebbe interessante analizzare gli effetti delle applicazioni di acido salicilico e di melatonina in diverse concentrazioni e tempi sul frutto.
Fonte: www.ciad.mx
Editing a cura di: Teresa Manuzzi