Come controllare la botrite in post raccolta con i raggi gamma

da Redazione uvadatavola.com

L’irraggiamento delle uve in post-raccolta ha ridotto l’insorgenza della muffa grigia.

Sulla rivista scientifica “South African Journal of Enology & Viticulture” è stato pubblicato uno studio che ha visto l’uso di raggi gamma per contrastare l’insorgere di Botrytis cinerea.

I raggi gamma sono stati utilizzati in postraccolta e i box di uva sono stati, successivamente, refrigerati.

I ricercatori sudafricani P.J. de Kock e G. Holz hanno lavorato con uve confezionate in box ventilati di cartone ondulato, contenitori comunemente utilizzati per esportare il prodotto proveniente dalle zone sudafricane di Paarl e di Hex River Valley.

Per lo studio sono stati utilizzati gli stessi cartoni ondulati. I cartoni sono stati irradiati a 0-1,5- 2,0 e 3,0 kGy. Dopo l’irradiazione le uve sono state mantenute per 4 settimane a -0,5°C, successivamente sono state conservate un’altra settimana a 10° C.

I migliori risultati si sono riscontrati su trattamenti effettuati subito dopo il taglio. Irraggiamenti a 1,5; 2,0 e 3,0 kGy hanno ridotto l’effetto di muffa grigia sulle uve della varietà Barlinka, immagazzinate senza anidride solforosa.

L’irradiazione delle uve Waltham Cross e Barlinka ad una dose di 2,0 kGy, combinata con trattamenti ridotti SO2, ha dato altrettanti risultati positivi.

Il processo non ha determinato effetti negativi su altri aspetti qualitativi.

 

Autore: La Redazione

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