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Dislocata principalmente in Puglia e in Sicilia, dove si trova oltre il 95% della superficie investita, la viticoltura da tavola Made in Italy vede protagonisti imprenditori altamente specializzati. Se da un lato le ultime due annate si sono rivelate piuttosto critiche, nel 2023 a causa della peronospora e nel 2024 della siccità, dall’altro la filiera vanta una innegabile vivacità del tessuto produttivo. Il livello qualitativo del prodotto raccolto quest’anno è eccellente, i prezzi all’origine sono interessanti e i trend di acquisto sono al rialzo (Fonte: Rapporto Ismea sull’andamento della filiera dell’uva da tavola in Italia).

Le esigenze nutrizionali dell’uva da tavola

I principi su cui basare un corretto piano di concimazione del vigneto a uva da tavola sono assimilabili a quelli validi per il vigneto a uva da vino. Anche in viticoltura da tavola è necessario tenere conto dei due picchi di attività radicale, collocabili in ottobre – novembre (ovvero in post-raccolta o con uva ancora in pianta nel caso di varietà a raccolta tardiva) e in primavera. La concimazione autunnale, soprattutto con prodotti in grado di assecondare i picchi di assorbimento della fase di pre-riposo vegetativo ma al contempo di assicurare un rilascio di elementi lento nel tempo, è particolarmente importante per restituire al suolo le asportazioni della stagione che si avvia alla sua conclusione, ma anche per favorire un risveglio vegetativo più pronto ed equilibrato nella primavera successiva. Utili allo scopo sono i concimi organo-minerali.

Concimazione e gestione idrica

In un contesto come quello attuale, in cui i cambiamenti climatici in atto e la scarsa disponibilità di acqua dolce di buona qualità per uso agricolo sono un dato di fatto, occorre ragionare sulla concimazione di una coltura come la vite a uva da tavola, dalle esigenze idriche importanti, non solo in termini di soddisfacimento delle esigenze nutrizionali, ma anche di salvaguardia e incremento della dotazione dei suoli in sostanza organica. Questa, incidendo positivamente sulle proprietà fisiche e microbiologiche del terreno, favorisce anche un immagazzinamento più efficiente nel suolo delle acque piovane e irrigue.

Agribios consiglia:

Agri Bio Aktiv, un attivatore dei terreni a base di sostanza organica umificata e inoculi batterici e fungini. Oltre a fornire sostanza organica ed elementi nutritivi, favorisce e orienta la proliferazione nel terreno dei microrganismi utili allo sviluppo delle piante.

Biophos, un concime organico multifunzione, consentito in agricoltura biologica, altamente innovativo. Oltre ad apportare sostanza organica umificata di elevata qualità agronomica ad azione rigenerante del suolo, contiene uno specifico pool di batteri della rizosfera che, per mezzo di enzimi come la fosfatasi alcalina e le fitasi, agiscono sulle forme insolubili del Fosforo presente nel suolo, rendendo l’elemento nuovamente disponibile per le colture.

Ortofrutta Special 12.7.5 consente, con un solo passaggio, di apportare assieme alla frazione minerale contenente Azoto a cessione graduale (60-90 giorni), Fosforo e Potassio, anche un’importante quantità di matrice organica altamente umificata e di meso elementi, tra i quali spiccano Zolfo e Magnesio. Oltre a migliorare le caratteristiche del terreno, Ortofrutta Special 12.7.5 protegge gli elementi nutritivi da perdite per dilavamento grazie all’azione chelante degli acidi umici contenuti nella sostanza organica.

Chi è Agribios Italiana:

Dal 1973 Agribios Italiana S.r.l.  sviluppa e formula fertilizzanti organici e organo-minerali per l’agricoltura biologica e integrata. Nello stabilimento di Canneto sull’Oglio (MN) vengono realizzati i prodotti partendo dalla selezione e dalla trasformazione delle materie prime, sino al confezionamento e alla logistica. Agribios Italiana è oggi un player di riferimento nel panorama dei mezzi tecnici per l’agricoltura. Frutto di ricerca e sviluppo, l’offerta Agribios Italiana vuole migliorare le performance dell’attività agricola in maniera sostenibile, riducendone al contempo l’impatto ambientale, realizzando prodotti che vengono commercializzati sia in Italia che all’estero.

 

Comunicato a cura di Agribios Italiana
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