Da giugno a settembre dello scorso anno la produzione di uva da tavola siciliana è stata colpita da una grave calamità: il cracking, una fisiopatia che intacca la qualità del frutto rendendolo invendibile.
La richiesta per sbloccare il fondo di solidarietà in deroga, presentata dalla Regione Siciliana al Ministero dell’Agricoltura, è ferma da 4 mesi negli uffici ministeriali.
L’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Ignazio Corrao, coglie l’occasione per ricordare la questione al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, il quale si trova proprio in Sicilia per una visita: “Chiedo dunque al Ministro di attivarsi per dare seguito alla richiesta della Sicilia e attivare il fondo di solidarietà per sostenere i produttori siciliani, così come fatto in altre circostanze, ad esempio per i pioppi veneti o per la Xylella”.
Sulla stessa questione, l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle ha interpellato, attraverso una interrogazione a Bruxelles, la Commissione Europea.
“In attesa che Bruxelles risponda – spiega Corrao – lanciamo un appello al ministro. Il cracking sta rovinando centinaia di produttori di uva da tavola in Sicilia. La stessa Regione ha certificato circa 500 milioni di perdita di valore lordo della merce, ma la stima potrebbe essere addirittura peggiore. Insomma, un’intera economia, soprattutto nella zona agrigentina vocata a questa coltura, è letteralmente in ginocchio”.
L’europarlamentare conclude: “Purtroppo i danni da cracking non sono coperti da assicurazione perché tale fenomeno è considerato un evento straordinario, non prevedibile. Inoltre non è inserito nella lista del Ministero degli eventi assicurabili. Auspichiamo quindi che il ministro Centinaio ascolti anche le istanze di questa importante filiera agricola siciliana”.
© uvadatavola.com