Cultivar precoci: bacche anomale e con apirenia, colpa delle basse temperature

da Redazione uvadatavola.com

Questa stagione è partita un po’ con il freno a mano inserito per l’uva da tavola, a causa delle temperature al di sotto della media, registrate durante tutto il mese di maggio.

Antonio Cantatore, agronomo, intervistato da freshplaza.com, racconta i primi mesi della stagione 2019 dell’uva da tavola.

Le calde giornate assolate, che hanno avuto il sopravvento a partire da giugno, hanno contribuito a velocizzare le fasi fenologiche delle viti, ma gli impianti puglisei di uve precoci hanno pagato uno scotto maggiore. 

Cantatore spiega: “Per le partite più precoci proprio la fioritura è avvenuta durante basse temperature e cielo coperto, condizioni che non sono affatto ideali in questa specifica fase fenologica. Proprio per questo infatti, in alcuni impianti con varietà precoci non seedless, si riscontra la mancata formazione del seme nell’acino. In questi casi si è potuto osservare anche un ingrossamento anomalo della bacca, che presenta una forma sferica e non allungata”.

L’agronomo continua: “Avendo come riferimento la varietà Victoria, su di una stessa pianta è possibile osservare: grappoli terminali (quelli che sono fioriti durante il perdurare delle anomale condizioni climatiche) con una forma tondeggiante e grappoli basali, più allungati, grazie alla loro fioritura durante le temperature più calde e al maggiore irraggiamento solare”. 

Antonio Cantatore conclude: “Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si registra una flessione di quasi il 30% nei volumi in fase di raccolta”.

 

 

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