L’edizione 2024 del Macfrut si prospetta estremamente interessante dal punto di vista commerciale per gli operatori dell’uva da tavola italiana. All’evento riminese non mancherà la CUT – Commissione Italiana Uva da Tavola, l’associazione di filiera dell’uva da tavola italiana, che annovera esponenti del sistema produttivo e commerciale, le Op del sistema dell’uva da tavola e i tecnici del comparto.
“Ci aspettiamo grande interesse per le produzioni del nostro comparto, soprattutto quest’anno in cui il Macfrut ha messo al centro del proprio progetto espositivo, tecnico e commerciale come prodotto principale proprio l’uva da tavola” – dichiara Massimiliano Del Core, presidente della CUT.
La fiera costituirà inoltre senza dubbio un momento di confronto importante tra gli operatoti della filiera, i tecnici, il mondo della ricerca e dell’università: ci saranno infatti diverse sessioni tecniche che si terranno nell’ambito dell’importante programma del Table Grape Symposium, e anche all’interno dell’area convegni messa a disposizione quest’anno nello stand della Regione Puglia (main sponsor del Macfrut 2024) che con i suoi oltre 280 mq di esposizione (B1), ha previsto uno spazio espositivo con 15 stand, destinato al b2b dei principali operatori commerciali della regione, una zona dedicata agli show cooking e appunto un’area istituzionale animata da incontri e convegni di interesse per gli operatori e la GDO.
“La Commissione Italiana Uva da Tavola ha contribuito fortemente alla centralità dell’uva da tavola in questa edizione della fiera, coinvolgendo gli operatori del territorio e organizzando una serie di incontri e relazioni sui temi più sentiti dal comparto, che attraversa per altro un periodo estremamente delicato, in cui tutto il sistema è impegnato nella gestione efficace e virtuosa dell’innovazione varietale e del posizionamento sul mercato delle cultivar senza semi, nonché nell’armonizzazione delle dinamiche di filiera, affinché si riesca a dare sempre maggior valore al prodotto e a far si che la produzione italiana di uva da tavola affermi la sua leadership in Europa e sia sempre più competitiva”, continua Del Core.
“Abbiamo organizzato, infatti, insieme ai nostri partner e coinvolgendo tutto il territorio, diverse iniziative volte a diffondere la consapevolezza dei nostri numeri e affrontare insieme le sfide a nostro avviso più importanti per il successo del settore: aggregazione, innovazione, promozione e programmazione. A tal proposito ringrazio i consorzi IGP di Puglia e Sicilia, il CSO Italy e SG Marketing, che contribuiranno a illustrare, durante i loro interventi nell’area convegni dello Stand Puglia, lo stato dell’arte della filiera dell’uva da tavola, che rappresenta – è sempre utile ricordarlo innanzi tutto a noi stessi – la seconda filiera italiana per volumi e rilevanza nell’export, dopo quella delle mele”.
Da una fiera all’altra: in queste sessioni si parlerà anche di LUV Fiera – la prima fiera di filiera interamente dedicata all’uva da tavola – che si terrà a Bari il prossimo 22-24 ottobre.
“La CUT ha creduto sin da subito in questo ambizioso progetto: sarà l’occasione per creare convergenza di interessi sul comparto, con incontri business, proposta di attrezzature e mezzi tecnici per la produzione, presenza di operatori dei mercati e di buyer della GDO italiana ed estera, ospiti internazionali, università e mondo della tecnica agronomica, della ricerca e dell’ innovazione. Insomma, con una partecipazione altamente qualificata e specializzata sul prodotto e con il suo focus interamente dedicato all’uva da tavola, LUV diventerà il cuore della filiera dell’uva da tavola per tre giorni il prossimo ottobre.” – conclude Del Core.
Fonte: CUT – Commissione Italiana Uva da Tavola
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