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- Il motivo di tale coinvolgimento è scaturito soprattutto dalla volontà di creare un punto di contatto tra quanto disposto a livello istituzionale in materia di difesa integrata e le esperienze della realtà di campo, intavolando un dibattito tra il dott. Santomauro e i tecnici e agronomi del territorio.
- Peronospora
- Oidio
- Muffa grigia
Terzo di una serie di incontri è stato l’appuntamento che si è tenuto nel pomeriggio della giornata 27 aprile 2023, presso la sala conferenze del Museo del Fischietto di Rutigliano (BA). Focus dell’incontro è stata la difesa integrata della vite ad uva da tavola con approfondimenti e argomentazioni sul Disciplinare di Produzione Integrata 2023 della Regione Puglia.
L’incontro, organizzato dal Comune di Rutigliano (BA) con la collaborazione della Fondazione ITS Academy Agroalimentare Puglia e del CRSFA “Basile Caramia” di Locorotondo (BA), è stato voluto e promosso anche dal dott. Agostino Santomauro dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale.
Il motivo di tale coinvolgimento è scaturito soprattutto dalla volontà di creare un punto di contatto tra quanto disposto a livello istituzionale in materia di difesa integrata e le esperienze della realtà di campo, intavolando un dibattito tra il dott. Santomauro e i tecnici e agronomi del territorio.
A inizio lavori, per primo, ha preso la parola l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Rutigliano (BA), Antonio Romito, che ha ribadito l’importanza dell’unione e dell’aggregazione. Questa, infatti, non solo è auspicata tra gli operatori del settore, quali sono i produttori, i commercianti e la GDO, ma anche tra i tecnici che devono perseguire obiettivi comuni condividendone i mezzi. A seguire, è intervenuto Giovanni Passeri, Presidente dell’Associazione Provinciale dei Dottori in Scienze Agrarie e Scienze Forestali della Provincia di Bari (ADAFBA), il quale ha fornito interessanti spunti sul sempre maggiore orientamento a inserire nelle strategie di produzione e protezione i mezzi tecnici ammessi in regime di agricoltura biologica.
Ad entrare nel vivo dell’evento, quindi, è stato il dott. Santomauro che ha riportato quali novità sono state introdotte nel Disciplinare di Produzione Integrata 2023 della Regione Puglia e che ha approfondito alcune delle principali avversità per uva da tavola. Tra queste, si è parlato di Plasmopara viticola, Erysiphe necator e Botrytis cinerea, rispettivamente agenti di peronospora, oidio e muffa grigia.
Peronospora
In riferimento a P. viticola, si è parlato dell’utilizzo dei DSS. Diversi tecnici hanno preso la parola, riportando il proprio parere ed esperienza con questi strumenti di supporto alle decisioni, che sono molto utili ma che presentano come maggiore problematica il corretto e continuo inserimento di dati riferiti ai trattamenti effettuati e all’individuazione della fase fenologica delle piante. Sempre in riferimento alla peronospora, poi, si è parlato anche delle diverse tecniche e strategie di difesa, a seconda che l’impianto sia condotto sotto telo o sotto rete. Sebbene oggi la maggiore percentuale di vigneti siano condotti sotto film plastico, è importante considerare che esistono anche vigneti condotti sotto rete. Considerazioni, poi, sono emerse anche in merito all’evoluzione nel tempo della difesa antiperonosporica. In conclusione, quindi, il dott. Santomauro ha posto domande ai tecnici sulla diffusione della peronospora larvata, che oggi preoccupa molto non solo gli agricoltori, ma anche i tecnici.
Oidio
Argomento successivo è stato il fungo E. necator, per il quale la strategia di difesa nei nostri areali è soprattutto di tipo preventivo. In questa occasione, dunque, si è fatto riferimento al cambiamento avvenuto nel panorama varietale, riportando come alcune varietà siano più o meno suscettibili al patogeno fungino, rispetto ad altre varietà. In questa occasione, poi, si è sottolineata l’importanza e la possibilità di utilizzare antagonisti naturali riducendo così l’utilizzo di mezzi chimici e il rischio che il fungo possa sviluppare resistenze alle diverse sostanze attive. Oggetto di discussione, quindi, è stata la strategia di difesa antioidica non solo per la protezione del grappolo, ma anche del rachide. Infine, degno di nota è stato anche l’appunto sull’importanza delle macchine e degli ugelli utilizzati per i trattamenti. Diversi, infatti, sono i tipi di ugelli esistenti e la loro scelta andrebbe fatta in funzione dell’obiettivo che si intende perseguire. In caso di difesa antioidica del rachide, per esempio, è possibile utilizzare ugelli che, per loro caratteristiche e conformazione, consentono alla sostanza di penetrare meglio nel grappolo incrementando l’efficacia del trattamento.
Muffa grigia
Nel caso di B. cinerea, si è sottolineato che tentativo valido per ridurre le conseguenze negative della presenza del patogeno è la sfuggenza. Le varietà più precoci sono ovviamente quelle che consentono di ridurre il numero di trattamenti contro questo patogeno. La situazione, infatti, si complica con le varietà più tardive che devono necessariamente restare più a lungo sulla pianta. Sui tempi di intervento, poi, si sono espressi diversi tecnici e agronomi che hanno evidenziato quale modifica sarebbe opportuno apportare al disciplinare, offrendo così nuovi spunti, frutto dell’esperienza di campo, al dott. Santomauro.
In ciascuna delle occasioni su riportate, quindi, è stata sottolineata l’importanza di disporre di antagonisti naturali, oggi sempre più al centro dell’attenzione. Grazie ai frequenti e numerosi interventi dei presenti è anche stato possibile evidenziare quali degli antagonisti hanno migliori performance, consentendo così, ancora una volta, un confronto tra le istituzioni e la realtà di campo.
Silvia Seripierri
©uvadatavola.com