La difesa non è più quella di una volta: come evolve la protezione delle piante

da Redazione uvadatavola.com

Tutti gli articoli del nuovo numero di “Uva da Tavola Magazine” – anche quelli “lontani” dal focus – offrono un proprio contributo nello sciogliere uno dei nodi che l’intero mondo produttivo è oggi tenuto ad affrontare: “Come continuare a proteggere le produzioni, considerando che di anno in anno mancano sempre più principi attivi all’appello?”.

Leggi la rivista in formato digitale cliccando qui

Apre il “focus” Maria Rosaria Taurino, chimica e direttrice di AGRO.BIOLAB LABORATORY, che ci aggiornerà circa le novità inerenti le nuove analisi multiresiduali. Strumenti sempre più sofisticati ed esigenze sempre più severe da parte dei buyer internazionali chiamano i laboratori di analisi a svolgere un compito delicato e talvolta scomodo. Posto, idealmente, tra il campo e la distribuzione.

Con gli esperti Sebastiano Vecchio, Roberta Bonsignore e Giuseppe Campo, afferenti al Servizio Fitosanitario Regione Siciliana (Osservatorio per le malattie delle piante di Acireale), notiamo che la difesa fitosanitaria della vite da tavola sta evolvendo e presenta diverse alternative alla chimica di sintesi.

Abbiamo poi interrogato i referenti di due multinazionali agrochimiche, per capire la loro visione su questi aspetti della difesa nel prossimo decennio. Vanes Rubboli di BASF e Mauro Coatti di Syngenta ci assicurano che in futuro si potrà contare sempre più su agenti di biocontrollo e nuove molecole con un profilo residuale molto basso. Un ruolo fondamentale sarà inoltre rivestito dalla tecnologia: i DSS offriranno un aiuto prezioso per la difesa delle piante.

Faremo poi una chiacchierata con il presidente ed il vicepresidente della Commissione Uva da Tavola (CUT), Massimiliano del Core e Stefano Borracci, che ci aggiorneranno circa le ricadute positive derivanti dalla costituzione del distretto agroalimentare di qualità dell’uva da tavola. La realizzazione del distretto metterà alla prova le capacità dell’intero comparto, che dovrà dimostrare di essere in grado di produrre rispettando l’ambiente e facendo ricorso a tutte le novità di natura tecnologica, biologica e scientifica a disposizione.

L’articolo tecnico è firmato dagli agronomi di Agriproject Group, Lorenzo Pellegrino e Antonio Carlomagno. I due, con precisione e accuratezza, spiegheranno come migliorare l’accrescimento della bacca dell’uva attraverso numerose sostanze, sia naturali che di sintesi.

Successivamente faremo chiarezza sul tema degli induttori di resistenza: cosa sono, come funzionano e come poter correttamente introdurli all’interno della strategia di difesa.

Una porzione della rivista è dedicata a descrivere una possibile forma di protezione dalle ricadute negative dei cambiamenti climatici. L’agronomo Francesco Martella, del CESAR (Centro per lo Sviluppo Agricolo e Rurale), ci spiegherà come le assicurazioni agevolate possono avere un ruolo importante nel garantire alle aziende agricole dei guadagni, anche in caso di danni alle produzioni. Parlare di clima che cambia vuol dire parlare anche di stress abiotici, che mettono a dura prova le colture. Abbiamo realizzato un breve articolo che sintetizza l’intervento tenuto dal fisiologo cileno Claudio Pastenes Villareal, nell’ambito della scorsa edizione della Biostimolanti Conference 2021: il docente, partendo dal fenomeno del climate change e del global warming, nel suo intervento si è soffermato principalmente sugli stress idrici e termici.

Infine vi presentiamo il nuovo arrivato in casa Fruit Communication: Fruit Academy. La prima piattaforma online di divulgazione e formazione in agricoltura. Fruitacademy.com si rivolge alle nuove generazioni che hanno voglia di migliorare il proprio agrobusiness, perfezionando le proprie conoscenze tecnico-scientifiche e agronomiche. I docenti di questa nuova scuola di formazione digitale sono agronomi provenienti da ogni dove e sono la chiave di volta capace di restituire ai corsisti sia la teoria, legata al mondo dell’agronomia, che la pratica frutto del lavoro quotidiano in campo.

Da questo breve viaggio tra i diversi temi trattati all’interno del nuovo numero del magazine si evince, quindi, che:

aziende agricole e tecnici di campo hanno già oggi a disposizione molti strumenti per poter pianificare una nuova strategia di difesa per l’uva da tavola. Strategia che sia ancora più attenta all’ambiente e alla salute degli operatori e capace di conquistare così altre fette di consumatori. Nuovi mezzi, però, necessitano di un nuovo sguardo e di una nuova visione.

Fatta chiarezza, quindi, sulle novità disponibili, rimane da risolvere l’approccio. Bisogna ambiare strategia per poter ottenere la massima efficacia dai nuovi strumenti che popolano il panorama della protezione delle piante. Non è possibile immaginare di utilizzarli come se fossero dei tradizionali principi attivi.

Tornano alla mente le parole pronunciate – oltre 2000 anni fa – da Seneca, ancora oggi ricche di significato:

“L’animo deve mutare, non il cielo”.

Autore: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com

Articoli Correlati