È crisi per l’IGP di Canicattì e Mazzarrone

A dichiararlo è la Regione Sicilia, che riporta la decisione della giunta di avviare un piano di orientamento al mercato dell’IGP di Canicattì e Mazzarrone.

da Redazione uvadatavola.com

Dopo la crisi che il comparto viticolo ha affrontato durante la stagione 2022, i produttori sono incerti e preoccupati su come si svolgerà la campagna 2023.

A riguardo, considerati soprattutto l’aumento della spesa energetica, l’aumento dei tassi di interesse, la concorrenza internazionale e la variabilità della domanda di prodotto da parte dei consumatori, la giunta regionale siciliana ha dichiarato lo stato di crisi eccezionale per l’uva da tavola IGP di Canicattì (Agrigento) e Mazzarrone (Catania).

Come rende noto la Regione Sicilia è stata una decisione avanzata dalla giunta regionale, su proposta dell’Assessorato all’Agricoltura. Quello dell’uva da tavola è un comparto messo in grave difficoltà sia nella produzione che nella distribuzione a causa dell’aumento della spesa energetica. Questo infatti ha determinato costi di produzione pari a 0,60 euro al chilo contro un prezzo medio di vendita di 0,20-0,30 euro al chilo, registrando una perdita di circa 200 milioni di euro.

A questo si è aggiunto il recente aumento dei tassi di interesse che colpisce ulteriormente le aziende del settore.

Le aziende, infatti, sono particolarmente esposte alle oscillazioni che si verificano nel sistema bancario perché anticipano rilevanti somme necessarie alla coltivazione.

IGP di Canicattì

Si tratta di fattori contingenti che, sommandosi alle criticità strutturali del comparto quali la concorrenza internazionale con Paesi molto più competitivi e la variabilità delle richieste da parte dei consumatori, hanno portato la Regione Sicilia a prendere questa decisione per cercare di tutelare i viticoltori.

Tutti questi temi sono stati affrontati nel corso di una serie di incontri che si sono tenuti in Assessorato a partire da dicembre 2022 e sono descritti nei documenti presentati dai Comuni di Canicattì e Mazzarrone. L’obiettivo della Regione Sicilia adesso, quindi, è avviare un programma di qualificazione e orientamento al mercato dell’uva da tavola in Sicilia attraverso strumenti di politica agricola comune (Piano strategico della PAC) da elaborare insieme ai produttori.

 

Silvia Seripierri

 
 
 

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