Fitofarmaci e fertilizzanti, una nuova proposta di legge

La proposta di legge introduce la ricetta elettronica per l'uso di prodotti chimici in agricoltura, migliorando tracciabilità e sostenibilità delle produzioni agricole italiane

da uvadatavoladmin
fitofarmaci e fertilizzanti - nuova proposta di legge

L’uso di fitofarmaci e fertilizzanti è un tema sempre più centrale nelle politiche agricole, in equilibrio tra la necessità di proteggere l’ambiente e quella di garantire la produttività delle colture. Lungo questa direttrice, sembra inserirsi ora una nuova proposta di legge, che mira a introdurre la ricetta elettronica per l’acquisto e l’uso di agrofarmaci e fertilizzanti, con l’obiettivo di migliorare gestione e tracciabilità dei prodotti chimici in agricoltura. Questo modello, già applicato da alcuni anni fra i medici veterinari per la prescrizione di farmaci negli allevamenti, rappresenta un approccio moderno per garantire pratiche agricole più sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la sicurezza alimentare.

L’iniziativa, depositata l’1 ottobre 2024 alla Camera dei Deputati dall’onorevole Nino Minardo, punta a regolare e ottimizzare l’impiego dei prodotti chimici in agricoltura, riservando la prescrizione a professionisti qualificati. “Non si tratta di un nuovo peso burocratico sulle spalle degli agricoltoriha chiarito Minardoma di un modo per regolare e controllare la somministrazione di agrofarmaci e fertilizzanti, tutelando l’ambiente, la sicurezza alimentare, i consumatori e gli stessi agricoltori”.

Nonostante le rassicurazioni, però, la proposta solleva diversi interrogativi: quali effetti avrà sulla quotidianità degli agricoltori e quali benefici potrebbe apportare al settore?

Come si diceva, la proposta di legge non si limita a introdurre una nuova procedura, ma punta a razionalizzare l’uso di fitofarmaci e fertilizzanti, evitando sprechi e limitando l’impiego a situazioni di effettiva necessità. Grazie alla ricetta elettronica, sarà possibile monitorare e registrare ogni prescrizione, permettendo una tracciabilità più precisa delle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura. Questo garantisce che le decisioni sull’uso dei prodotti siano prese sulla base di valutazioni agronomiche qualificate, tenendo conto delle esigenze specifiche delle colture e delle condizioni ambientali.

Accanto a questo, l’introduzione della ricetta elettronica per agrofarmaci e fertilizzanti consentirà di offrire vantaggi concreti agli agricoltori, migliorando diversi aspetti della gestione aziendale. Quali?

  • Risparmio sui costi di produzione: uno dei principali benefici è l’ottimizzazione dell’uso dei prodotti chimici, eliminando i trattamenti non necessari e riducendo sensibilmente i costi associati agli input agricoli. Prescrizioni mirate, basate su consulenze tecniche qualificate, permetteranno agli agricoltori di intervenire solo dove necessario, evitando sprechi e promuovendo un uso più razionale delle risorse, anche a beneficio della sostenibilità ambientale.
  • Maggiore efficienza nella gestione aziendale: oltre ai risparmi, la ricetta elettronica semplifica la gestione documentale, centralizzando le prescrizioni in un sistema facilmente consultabile che riduce il carico amministrativo e facilita la conformità alle normative. L’integrazione digitale rappresenta un salto di qualità, snellendo il lavoro quotidiano e riducendo il rischio di sanzioni grazie a una gestione più organizzata.
  • Aumento della competitività sui mercati: l’introduzione della ricetta elettronica può potenziare la competitività dell’agricoltura italiana, aumentando la fiducia dei consumatori nei confronti dei prodotti “made in Italy“. Dimostrare che i trattamenti seguono criteri rigorosi e su consiglio di esperti aprirà la strada a nuovi mercati con standard elevati di qualità e sostenibilità, rafforzando la reputazione dell’agricoltura italiana e facilitando l’accesso ai mercati internazionali.

fitofarmaci e fertilizzanti - proposta di legge

Chi avrà l’autorizzazione a prescrivere fitofarmaci e fertilizzanti?

Una volta approvata, la legge riserverà la prescrizione della ricetta elettronica per l’acquisto e l’uso dei prodotti chimici agli iscritti agli albi dei dottori agronomi e dei dottori forestali, nonché agli albi dei tecnici delle professioni agricole, come periti agrari e agrotecnici. Ovviamente, a condizione che tali soggetti professionali siano in possesso del certificato di abilitazione alla consulenza fitosanitaria.

L’introduzione della ricetta elettronica si inserisce in un quadro normativo che mira a prevenire l’utilizzo indiscriminato di agrofarmaci. Come spiegato da Mauro Uniformi, presidente del Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (CONAF), “la prescrizione dei fitofarmaci deve essere intesa come la tappa conclusiva di un percorso di consulenza agronomica dall’elevato contenuto tecnico-scientifico, riservata a professionisti qualificati”.

Non solo in Italia, si chiede che valga anche nei Paesi terzi

Un elemento rilevante della proposta riguarda il principio di reciprocità, che prevede di estendere questo sistema anche ai Paesi terzi. Richiedere che altri Paesi adottino misure simili garantirà condizioni di concorrenza più eque, evitando che prodotti agricoli importati, sottoposti a regolamentazioni meno rigide, possano competere in modo sleale con quelli italiani.

L’adozione di queste regole a livello internazionale rafforza l’impegno dell’Italia a promuovere un’agricoltura sostenibile e responsabile su scala globale, ma la strada verso l’approvazione definitiva è ancora agli inizi. Resta da vedere se la proposta riuscirà a superare tutte le fasi dell’iter legislativo, aprendo così un nuovo capitolo per il futuro dell’agricoltura italiana.

 

Donato Liberto
©uvadatavola.com

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