Forum di Medicina Vegetale: clima al centro

Con centinaia di partecipanti, anche la 36ª edizione dell'evento annuale targato ARPTRA si è conclusa all’insegna del successo. Tema centrale, il clima che cambia e le sfide per l'agricoltura di domani

da uvadatavoladmin
Forum di Medicina Vegetale 2024 Bari

Si è conclusa con grande successo anche l’edizione 2024 del Forum di Medicina Vegetale, l’iniziativa organizzata da ARPTRA (Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura) che ogni anno torna puntuale prima delle feste natalizie per approfondire i temi legati alla sostenibilità, al clima e alla difesa delle piante, con uno sguardo rivolto alle sfide di oggi e del futuro. 

L’evento, tenutosi come di consueto presso il Nicolaus Hotel di Bari, ha visto la partecipazione di centinaia tra esperti, referenti aziendali e operatori di filiera, segnando ancora una volta un importante momento di confronto sul futuro della protezione delle colture e sui principali temi d’interesse del mondo agricolo.

A dare il via alla giornata i saluti istituzionali a cura di Gianluca Chieppa (Presidente ARPTRA), Franco Nigro (Direttore CRSFA Basile Caramia), Gianfranco Romanazzi (Presidente AIPP) e Ettore Zucaro (Presidente del Collegio dei Periti Agrari di Bari) che hanno sottolineato l’importanza di un evento come il Forum “che è stato capace di far propria la visione olistica One Health – tema anche dell’edizione – e offrire sempre un’occasione di formazione continua”.

Si è dunque entrati nel vivo con sessioni dedicate a temi di grande attualità, tra cui la gestione integrata delle avversità agricole, l’impiego di nuove tecnologie per la sostenibilità e la resilienza delle colture. 

Rischi meteorologici, CRISPR e difesa sostenibile al centro della prima sessione del Forum di Medicina Vegetale

Com’è cambiato il clima in questi ultimi anni? Questo il punto di partenza della prima sessione, avviata con la relazione della dottoressa Antonella Pontrandolfi dell’Osservatorio di Agro-meteo-climatologia del CREA di Roma che, partendo dall’analisi dei principali parametri climatici, ha fornito un quadro dettagliato dell’andamento climatico degli ultimi venti anni in Italia. Un quadro che, fortemente segnato da estremi termici in crescita, soglie critiche sorpassate, anomalie di temperature sempre più intense e precipitazioni costantemente sotto la media, “ci porta a nuove sfide da affrontare, tra cui – ha ricordato l’esperta – le più urgenti riguardano la gestione del rischio in agricoltura e l’innovazione delle pratiche agricole”. “In questo contesto l’agrometeo-climatologia rappresenta un tassello importante – ha poi concluso – ma occorre rendere le imprese sempre più resilienti e in grado di sopravvivere a queste nuove dinamiche”.

FORUM DI MEDICINA VEGETALE

In foto: Antonella Pontrandolfi durante il suo intervento nel corso del Forum di Medicina Vegetale

A seguire, da remoto, è quindi intervenuta la dottoressa Anna Meldolesi, divulgatrice scientifica e scrittrice, che – in continuità con le riflessioni precedenti relative al clima – ha presentato le prime sperimentazioni in campo con l’ingegneria genetica e la CRISPR, tecnologia avanzata di editing genetico che sta rivoluzionando anche l’agricoltura con l’obiettivo di renderla sempre più sostenibile, resiliente e produttiva. Come evidenziato nel corso della presentazione, infatti, le applicazioni della CRISPR in agricoltura sono molteplici e abbracciano oggi aspetti come il miglioramento delle colture (ottenere colture con maggiore resistenza a malattie e tolleranza agli stress), l’incremento della resa e della qualità delle produzioni, la sostenibilità ambientale, offrendo al settore un ulteriore strumento per fronteggiare le sfide. 

E a proposito di strumenti a disposizione degli agricoltori, con il suo intervento, il professore Vittorio Rossi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza ha posto l’accento sulle novità per una difesa sostenibile. Dagli agenti di biocontrollo che, attraverso meccanismi di parassitismo, antagonismo o competizione, inibiscono il patogeno, agli induttori di resistenza, passando per l’RNA interferente, fino ad arrivare ai DSS, “potenti integratori di tecnologia che, preservando la salute della pianta e riducendo il numero di interventi,  permettono di ottimizzare i risultati e agire in modo strategico”. Come sottolineato dal relatore, però, “cè ancora un grosso scoglio da superare: la diffidenza di chi questi mezzi li deve poi usare. Oggi – ha infatti aggiunto – l’impiego di IPM e DSS è ancora molto basso: occorre dunque cambiare approccio e modalità”.

A questo punto la prima sessione del Forum di Medicina Vegetale è proseguita con gli interventi del professor Vincenzo Michele Sellitto e della dottoressa Lucia Bisceglia, che hanno affrontato rispettivamente l’importanza del microbioma del suolo e l’approccio One Healt per salute, ambiente, biodiversità e clima. 

Il Forum di Medicina Vegetale è quindi ripreso nel pomeriggio con la seconda sessione dedicate alle relazioni aziendali.

Ad aprirla Donatello Sandroni, divulgatore scientifico e giornalista, con l’intervento “Glifosate e vecchi merletti: la fitofarmacia che verrà”, un’analisi critica e propositiva sulle future direzioni della chimica agricola.

Dopo aver conosciuto prodotti e progetti delle aziende partner dell’evento, con la terza e ultima sessione del Forum l’attenzione è stata rivolta alla Puglia e, in modo particolare, a patogeni e fitofagi di recente diffusione che potrebbero minacciare le colture locali. A partire da Xylella fastidiosa e relative subspecie rilevate approfondita da Salvatore Infantino, Dirigente dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia.

Ultimo intervento della giornata quello a cura di Arturo Cocco dell’Università degli Studi di Sassari dedicato a Jacobiasca lybica nelle aree viticole della Sardegna, arricchito dai dati di campo e della ricerca per la Puglia offerti da Luigi Tarricone e Antonio Guario.

Con centinaia di partecipanti, anche la 36ª edizione si è così conclusa all’insegna del successo, confermando l’interesse crescente verso i temi che da sempre animano il Forum di Medicina Vegetale. La promessa lasciata sotto l’albero di Natale è quella di tornare nel 2025 con nuove proposte e approfondimenti, dimostrando ancora una volta come la sinergia tra scienza, industria e agricoltura possa offrire risposte concrete non solo alle sfide del presente, ma anche a quelle del prossimo futuro.

Ilaria De Marinis
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