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- Un lettore di uvadatavola.com segnala diversi furti avvenuti in diverse aziende agricole in agro di Noicattaro (Ba) e Triggiano (Ba) – per la precisione nelle contrade Penna la Tortora, Votino, macchia dei Baroni -. Protagonisti involontari: i grappoli di uva pronti per il taglio, delle cv Vittoria e Black Magic, già venduti agli esportatori.
Non c’è pace sotto i vigneti del Sud Est barese, i furti più disparati disturbano continuamente il sonno e urtano i nervi di esportatori e produttori.
Un lettore di uvadatavola.com segnala diversi furti avvenuti in diverse aziende agricole in agro di Noicattaro (Ba) e Triggiano (Ba) – per la precisione nelle contrade Penna la Tortora, Votino, macchia dei Baroni -. Protagonisti involontari: i grappoli di uva pronti per il taglio, delle cv Vittoria e Black Magic, già venduti agli esportatori.
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Di seguito pubblichiamo la chiacchierata fatta con un produttore informato dei fatti:
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Cosa sta accadendo nelle campagne di Noicattaro e Triggiano (Ba)?
“A causa dei furti, che incutono terrore nella comunità dei piccoli e medi produttori locali, non solo di anno in anno risulta più difficile vendere l’uva in questo territorio, ma non essendoci forze dell’ordine poste a vigilare e a presidiare il territorio, viviamo in un clima di terrore. Non si ha nemmeno voglia di denunciare l’accaduto per timore che la situazione precipiti ulteriormente. Si tratta di criminali senza scrupoli, pronti a tutto. Da giovedì a domenica della scorsa settimana abbiamo avuto notizia di 5 furti, e per ogni colpo il bottino sottratto si aggira dai 10 ai 30 quintali di uva. La situazione, oltre che i produttori, spaventa anche gli esportatori, i quali – visti i fatti – preferiscono acquistare l’uva in zone più tranquille“.
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Avete denunciato i fatti?
“Noi produttori non siamo tutelati da nessuno, ci viene detto che per far partire i controlli bisogna arrivare ad un bel numero di denunce. Considerando che il numero dei produttori disposti a denunciare è molto basso, per paura di ripercussioni, nel momento in cui le denunce raggiungeranno il numero minimo sarà già troppo tardi per agire, perché vorrà dire che gran parte del territorio sarà stato ripulito. Gli agricoltori sono sfiancati, abbiamo bisogno che questi episodi vengano evitati, non denunciati. Anche perché le denunce depositate già durante gli scorsi anni non hanno portato a nulla di fatto“.
“Colgo l’occasione di sottolineare che non è solo l’uva che ci viene sottratta, ma siamo vittime dei furti più disparati: filtri per l’irrigazione, valvoline di fine linea, gocciolatoi e tubi tagliati. L’opinione pubblica è sempre pronti a puntare il dito contro gli agricoltori, però non si parla mai di tutto quello che essi subiscono dal punto di vista delle spese. Sta aumentando tutto, dai teli, ai fili di ferro. Paghiamo tutto fino all’ultimo centesimo: DVR, visite mediche, vigilanza; tra l’altro con la siccità in corso lieviteranno i costi legati all’irrigazione. Quando chiediamo aiuto, però, nessuno è disposto a tutelarci. Stesso discorso vale per chi commercializza il prodotto. Gli esportatori subiscono un numero spropositato di controlli volti a salvaguardare la salubrità e la qualità del prodotto, ma ora sono loro ad aver bisogno di essere tutelati”.
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Avete paura di denunciare, ma vi siete rivolti a chi di dovere?
“La prefetta di Bari, Antonia Bellomo, assieme all’assessore regionale all’Agricoltura – Donato Pentassuglia -, hanno fatto sapere a noi, produttori nojani, che nei prossimi giorni verrà implementata la sorveglianza sguinzagliando squadre di polizia per controllare meglio il territorio. Intanto i produttori si stanno organizzando autonomamente per tenere sotto controllo la zona. Questo perché oltre al danno del furto in sé, che colpisce la singola azienda agricola, la criminalità delle zone rurali scredita l’intero territorio“.
Che ne è del prodotto rubato?
“Siamo certi che il prodotto sottratto illegalmente è già stato venduto sui mercati generali più o meno vicini: Fasano, Bari, Conversano, dove i controlli sono inesistenti. Non vengono richieste fatture, bolle o documenti che attestino la provenienza del prodotto. La questione è stata già segnalata alle forze dell’ordine ed anche in questo caso ci è stato detto che verranno condotti dei controlli presso i mercati generali. Ci auguriamo che sia davvero così”.
“Per concludere dico solo una cosa, oggi tutto questo accade a Noicattaro, ma – a seconda del calendario delle maturazioni – i furti migreranno nel territorio pugliese e raggiungeranno – di seguito -Rutigliano, Conversano, Acquaviva e Sannicandro”.
Autore: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com