Varietà più precoci di uva mostrano i primi germogli anche nel Sud Est barese, ecco quali sono gli effetti delle basse temperature sulle piante.
Dopo aver fatto quattro passi nei vigneti siciliani, torniamo oggi in Puglia per osservare gli effetti delle nevicate degli ultimi giorni sui vigneti del Sud Est barese.
Ad aprirci le porte immaginarie della sua azienda è Stefano Franchini, di Franchini Farm, azienda agricola che si sviluppa complessivamente su circa 110 ettari negli areali a Sud Est della provincia di Bari e più precisamente: Torre a Mare e Mola di Bari per le varietà precoci; Rutigliano, Conversano, Sammichele e Turi per le uve tardive.
Nelle foto sono ritratte le varietà precoci di uva da tavola senza semi “Attica” e “Millenium Seedless” in agro di Torre a Mare (Ba) come appaiono oggi.
Stefano, ieri hai inviato in redazione le foto dei teli ricoperti di neve. Oggi il termometro in redazione segna 8 °C, spiegaci quali siano stati gli effetti sui germogli di uva da tavola delle temperature glaciali degli ultimi giorni.
“Indubbiamente la pianta ha rallentato la sua crescita a causa del freddo. A parte questo, però, non c’è da allarmarsi perché si tratta solo un rallentamento. Le viti e i germogli – ad oggi – si mostrano in salute. Le temperature rigide è come se avessero fatto tirare il freno a mano ai nostri vigneti ed abbiamo perso l’anticipo che le piante mostravano”.
I giovani germogli, preventivamente coperti sono stati protetti dalla neve.
“I nostri vigneti sono stati coperti già da metà febbraio. Se non avessimo avuto queste giornate così fredde avremmo potuto vedere dei germogli più grandi e meglio sviluppati, ma non mi lamento perché noto che la risposta delle viti è tutto sommato buona”.
Dunque la stagione è ufficialmente partita anche nel Sud Est barese, vi terremo aggiornati seguendo tutti gli sviluppi.
Autrice: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com