Il Comitato per la valutazione del rischio dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha concluso che secondo le prove scientifiche disponibili l’erbicida glifosate non dovrebbe essere classificato come cancerogeno, mutageno o come sostanza con effetti sull’apparato riproduttivo, sia per gli animali che per gli esseri umani.
Il Comitato di esperti conferma che la sostanza può causare gravi danni agli occhi e risultare tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Il parere adottato sarà preso in considerazione quando la Commissione e gli Stati membri decideranno, entro la fine dell’anno, se rinnovare l’autorizzazione all’uso del glifosate, che scade a fine anno.
Il parere definitivo dell’Echa sul glifosate necessita di diversi passaggi e la sua presentazione alla Commissione Ue «è prevista prima della pausa estiva» ha detto il portavoce dell’Esecutivo comunitario Enrico Brivio.
Dopo il ricevimento del parere, i servizi della Commissione ricominceranno «la discussione con gli Stati membri per quanto riguarda l’approvazione del glifosate come sostanza attiva nei prodotti fitosanitari. Una decisione – conclude Brivio – deve essere presa entro sei mesi dal ricevimento del parere o entro la fine del 2017».
Fonte: informatoreagrario