Grandine nel Sud-Est barese: facciamo il punto

da Redazione uvadatavola.com

Quella del 19 agosto 2022 sarà una data che, purtroppo, rimarrà nella memoria collettiva di tanti viticoltori del Sud Est barese. A partire dalle 17:00, infatti, si è scatenata una vera e propria tempesta di ghiaccio.

I chicchi di grandine – con diametro anche di 8 cm – si sono abbattuti sui comuni di Casamassima, Rutigliano, Mola di Bari e Noicattaro.

Danni della grandine sulle coperture dei vigneti

Danni della grandine sulle coperture dei vigneti

Teli e reti anti grandine, issati sui vigneti ad uva da tavola, hanno riportato i danni più gravi. Nelle foto diffuse dai viticoltori si possono notare film plastici mitragliati dal ghiaccio. Dopo lo sgomento ha preso il sopravvento la rabbia nel cuore dei tanti produttori che, impotenti, hanno preso atto dei danni provocati dal fenomeno.

I costi

Il costo che l’azienda affronta per coprire un solo ettaro di vigneto con del film plastico è ingente. Si parte, infatti, da una base di circa 7000 euro/ettaro, cifra questa che non contempla tutti gli accessori necessari per fissare il telo e la manodopera.

I sindaci

La gravità dell’evento è stata ben compresa dagli amministratori dei diversi comuni colpiti, che si sono mobilitati non solo per attivare lo stato di calamità ma anche per cercare di sollecitare l’intervento della Regione Puglia. L’obiettivo è infatti quello di attingere i ristori dal fondo di solidarietà. Le procedure volte a risarcire i produttori dalle calamità naturali, infatti, risultano inefficienti oltre che troppo lente con attese di diversi anni.

Non è però ancora il tempo di abbassare la guardia, perché anche questa settimana il maltempo interesserà le regioni del Sud Italia già a partire da martedì 23 agosto. A comunicarlo sono alcuni siti specializzati in meteorologia.

 

Grandine: mobilitata la Regione Puglia

Il 20 agosto, giorno successivo alla grandinata, Francesco Paolicelli  – presidente IV Commissione consiliare Sviluppo Economico della Regione Puglia – scrive sulla sua pagina Facebook: “Questa mattina siamo stati in giro tra i campi delle colture nel sud est barese insieme agli agricoltori e agli amministratori locali per verificare l’ammontare dei danni provocati dalla violenta grandinata di ieri e dalle precipitazioni dei giorni scorsi. Già a partire da lunedì 22 agosto lavoreremo in Regione per affiancare i Comuni nelle richieste di risarcimento che i tecnici regionali valuteranno e invieranno al Ministero competente. Sono ore difficili. Siamo ancora tutti increduli per i fenomeni meteorologici a cui stiamo assistendo, ma questo è il momento di non farsi prendere dallo sconforto e di agire per recuperare quanto perso e affrontare il periodo che ci aspetta con coraggio”.

Il sindaco di Casamassima, Giuseppe Nitti, annuncia l’attivazione della calamità naturale.

Solidarietà agli agricoltori dal sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato.

Accorato anche l’appello di Giuseppe Valenzano, primo cittadino di Rutigliano.

La denuncia di Cia Puglia

CIA Puglia denuncia: “Negli ultimi 100 giorni, a partire da metà maggio 2022, sull’intera Puglia si sono abbattuti 16 eventi calamitosi: grandinate, nubifragi, raffiche di vento, bombe d’acqua, allagamenti e smottamenti (dati rilevati dall’Osservatorio Cia Puglia). Ai fenomeni elencati si aggiungono, tre lunghi periodi d’intensa e prolungata siccità, con diverse settimane consecutive di temperature oltre la media stagionale anche di 10 gradi. Eventi che si sono succeduti con una frequenza temporale così stretta da colpire tutte le colture.

“Non siamo più di fronte a casi sporadici, perché ormai la frequenza di questi disastri è sempre più alta e continua –  dichiara Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani – Sui danni da eventi calamitosi occorre intervenire con una serie di azioni, soprattutto per aiutare la nostra agricoltura a difendersi meglio dai fenomeni climatici estremi”.

Danni della grandine sui grappoli di uva

Le proposte di Cia Puglia

Sicolo propone: “Bisogna partire, innanzitutto, dal riformare la legge 102/2004 e dall’istituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dagli eventi naturali e dalle crisi di mercato. Risulta infatti fondamentale prevedere incentivi da destinare alle imprese per la dotazione e l’installazione delle reti anti grandine di ultima generazione, più leggere e resistenti”.

“Altrettanto importante, infine, è l’accelerazione delle istruttorie per il riconoscimento degli indennizzi. Si tratta di richieste e proposte che abbiamo formulato da tempo”, conclude Sicolo.

 

Autrice: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com

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