Negli Stati Uniti una ricerca ha mostrato come il gusto sia il paramentro più importante per i consumatori. Al secondo posto l’aspetto dei grappoli.
Mentre in Sicilia le viti mostrano già i primi germogli, molti viticoltori italiani si interrogano sul da farsi dopo i diversi problemi commerciali della campagna 2022. Come interpretare correttamente il mercato? Cambiare varietà, cambiare del tutto coltura o proseguire sulla solita vecchia strada?
Consci del fatto che la vite da tavola è poliennale e richiede circa due anni e mezzo per entrare in produzione, prima di fare delle scelte sarebbe sempre meglio conoscere i gusti dei consumatori di riferimento, così come hanno fatto negli Stati Uniti.
In particolare un team di ricercatori della “Washington State University” ha interrogato i consumatori sulle loro preferenze in termini di uva da tavola.
Lo studio
“Il gusto vince su tutto”, potrebbe essere questa l’estrema sintesi dello studio, pubblicato anche sulla rivista PLOS One.
I ricercatori hanno intervistato un gruppo di 2.800 persone chiedendo loro di valutare il tasso di gradimento di un’eventuale nuova varietà di uva da tavola “geneticamente modificata”.
Il gusto prima di tutto
La maggior parte degli intervistati, tra i vari parametri presenti, ha dichiarato di dare priorità al gusto dell’uva; al secondo posto della classifica troviamo l’aspetto dei grappoli. Sul terzo gradino del podio, invece, ci sono le preferenze per un frutto ottenuto adoperando un minor numero di prodotti fitosanitari. Infine i consumatori hanno mostrato una maggiore propensione verso le cultivar ottenute con metodi “tradizionali” rispetto a quelle “geneticamente modificate”.
Karina Gallardo, professoressa di economia dell’università di Washington State, e capofila del tem di ricerca ha dichiarato: “I consumatori scelgono principalmente sulla base del sapore”.
CRISPR e ingegneria genetica: quali differenze?
Più della metà dei partecipanti al sondaggio ha affermato di conoscere la differenza tra le “tecnologie d’ingegneria genetica” e il sistema CRISPR e ingegneria genetica, ma non sono stati in grado di affermare quale fosse esattamente la differenza.
CRISPR
CRISPR è uno strumento per l’editing genetico, il che significa alterare la sequenza del DNA di una pianta o di un animale solitamente allo scopo di migliorare le caratteristiche. I cambiamenti generati con questo metodo potrebbero verificarsi anche naturalmente o attraverso la consueta coltivazione delle piante. La tecnologia ci aiuta ad accorciare di molto i tempi.
Ingegneria genetica
L’ingegneria genetica dà vita a prodotti “geneticamente modificati” e prevede la combinazione di geni di specie diverse. In questo caso si tratta di processi e incroci impossibili in natura.
Fiducia e sfiducia nella scienza
Per comprendere meglio le risposte al sondaggio, i ricercatori hanno segmentato i partecipanti in quattro gruppi a seconda del loro livello di accettazione dell’editing genetico. Hanno notato che il gruppo, rappresentato da 22% dei consumatori, che accettava con più tranquillità l’editing genetico dava maggior valore alle fonti scientifiche. Al contrario il gruppo che ha respinto con maggior veemenza l’editing genetico (circa il 16% degli intervistati) possedeva una scarsa conoscenza della tecnologia in questione e mostrava – in generale – scarsa fiducia in qualsiasi fonte d’informazione; inclusi scienziati, governo e media.
Il mercato statunitense cosa offre oggi?
Oggi negli Stati Uniti sono pochissimi alimenti geneticamente modificati in commercio, e tra questi non è presente nessuna varietà di uva da tavola. In generale, però, si prevede che in futuro aumenteranno i prodotti alimentari geneticamente modificati in commercio.
In Italia è vietata la coltivazione di organismi geneticamente modificati a fini commerciali così come previsto dalla Regolamentazione degli OGM nell’Unione europea. Tuttavia ne è consentita la commercializzazione nel rispetto delle regole di etichettatura. La normativa di riferimento in campo alimentare per il comparto OGM è rappresentata dai regolamenti della Comunità Europea.
Cambiamento climatico, agricoltura e nuove tecnologie
La dottoressa Gallardo dichiara : “L’editing genetico sarà uno strumento sempre più importante per i produttori non solo per soddisfare la domanda di cibo, ma soprattutto per affrontare il cambiamento climatico e l’incremento delle malattie delle piante e del numero dei parassiti”.
“Non possiamo fare affidamento su tecnologie di miglioramento genetico di 30 o 40 anni fa per apportare miglioramenti di cui abbiamo un disperato bisogno ora – conclude la ricercatrice – le persone dovrebbero nutrire fiducia nelle nuove tecnologie semplicemente perché sono sicure. L’editing genetico è uno strumento che è stato sviluppato in ambito accademico, tutto è trasparente”.
Autrice: Teresa Manuzzi
©uvadatavola.com