Per 3 giorni, dall’8 al 10 maggio 2019, l’intero comparto italiano dell’ortofrutta si è trasferito a rimini per la fiera di settore Macfrut.
Uvadatavola.com ha raccolto le impresioni della rutiglianese (Bari) Teresa Diomede, Ceo dell’azienda Racemus, produttrice di uva da tavola e relatrice all’interno del convegno World Wide Women F&V Convention.
Teresa Diomede esordisce: “Per me questa è stata la prima volta a Rimini e sono rimasta molto colpita dalla location, sia dal punto di vista estetico che da quello logistico. Si respirava un’atmosfera molto simile a quella che c’è a Madrid durante “Fruit attraction”, l’intesa creata tra queste due kermesse ha portato giovamento non solo ai buyer internazionali, ma allo spirito stesso dell’iniziativa. Il lavoro del presidente Renzo Piraccini e del suo staff è stato eccezionale. L’unico neo, a mio avviso, rimane la scelta della città. Purtroppo Rimini non è una località facilmente raggiungibile con i voli nazionali ed internazionali. Ho apprezzato molto, però, proprio la logistica attivata. Infatti sono state messe a disposizione dei visitatori navette e servizi di trasporto ad hoc. Gli stand erano davvero gradevoli, ben curati. Tutto era a misura d’uomo e di azienda”.
L’imprenditrice continua: “Tra gli stand si muovevano diversi operatori stranieri. L’ente fiera ha organizzato delle preziose occasioni di incontro B2B (Business-to-business) tra espositori e Bayer. Occasioni come queste, se preventivamente organizzate con appuntamenti specifici, con altri visitatori, commercianti o espositori, sono davvero ghiotte per le aziende. Al momento penso che il Macfrut rappresenti la più grande fiera nazionale di settore, diversa da altre fiere del panorama nazionale, pertanto bisogna sostenerla”.
Le partecipanti a World Wide Women F&V Convention
All’interno della fiera si è anche tenuto World Wide Women F&V Convention, incontro a cura dell’associazione “Le Donne dell’Ortofrutta”. Per l’occasione sono convenute a Rimini donne produttrici dai quattro continenti e tra le sole 4 rappresentanti dell’Italia c’era proprio la CEO di Racemus, nonché coordinatrice regionale dell’associazione le Donne dell’Ortofrutta.
“Ho parlato non solo a nome della mia azienda, ma nome di una delle filiere più importanti d’Italia, quella dell’uva da tavola -spiega la produttrice- che difficilmente è rappresentata da una donna. Gli interventi sono stati tutti molto toccanti, veri. Noi italiane più o meno ci conoscevamo. Mi ha emozionato particolarmente l’intervento della produttrice colombiana, ha dimostrato di essere una grande comunicatrice carismatica. Con il suo inglese fluente è riuscita a mostrare che la Colombia è un Paese capace di raccogliere le sfide del mercato internazionale. Al termine dell’incontro tutte le relatrici hanno ratificato i valori che hanno dato vita all’associazione, la prima al mondo nata con una spiccata sensibilità ai bisogni delle donne del comparto ortofrutticolo. Il “manifesto” verrà firmato da tutti i relatori (sia uomini che donne) che in futuro prenderanno la parola in occasione degli incontri organizzati dall’associazione”.
Nella foto: Teresa Diomede
“Perché -conclude Teresa Diomede- l’associazione si occupa di inclusione, anche del genere maschile, vorremmo che questo concetto sia chiaro. Il nostro obiettivo è creare legami e sinergie, valorizzare le imprenditrici, non vogliamo escludere nessuno in questo processo”.
Autore: Teresa Manuzzi
© uvadatavola.com