Strage in campagna per il gelo che ha interessato per 2 giorni la Puglia con temperature fino a –5°C dopo un inverno bollente.
A soffrire soprattuto i vigneti ad uva da tavola.
È il primo bilancio stilato da Coldiretti Puglia con i tecnici chiamati in campo da Foggia a Brindisi, da Taranto alla BAT e fino a Bari per la verifica dei danni, con la repentina ondata di gelo che sta interessando anche impianti di irrigazione e tubature che ha trasformato l’acqua in stalattiti di ghiaccio.
“In campagna gli agricoltori hanno cercato di lottare contro le gelate improvvise con pratiche antiche quali l’accensione di fuochi controllati tra i filari, per cercare di aumentare la temperatura tra le viti o attraverso l’apertura dei teli antigrandine per creare una sorta di effetto serra e alzare di qualche grado moderatamente le temperature”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Ad Uvadatavola.com la testimonianza arriva da Leonardo Nanna, giovane produttore pugliese di uva da tavola, che dichiara: “Nonostante l’utilizzo della tecnica del fumo, ho perso circa il 10% delle gemme, ma mi ritengo fortunato”.
Sono disastrosi gli effetti della tropicalizzazione del clima sui campi– denuncia Coldiretti Puglia – che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a siccità perdurante. Di fronte al ripetersi di queste situazioni imprevedibili diventa sempre più strategico il ricorso all’assicurazione – conclude Coldiretti Puglia – quale strumento per la migliore gestione del rischio, mentre è stato potenziato il servizio di assistenza tecnica alle aziende per la difesa delle colture dalle avversità meteoriche e per il supporto alle scelte operative aziendali.
L’agricoltura pugliese per effetto dei cambiamenti climatici – conclude Coldiretti Puglia – ha perso più di 3 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola, strutture e infrastrutture rurali.