Medicina delle Piante, a Bari una laurea per formare professionisti nel settore

da Redazione uvadatavola.com

È attivo presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro il Corso di Laurea Magistrale in Medicina delle Piante (International Joint Master in Plant Medicine, LM-69, Scienze e Tecnologie Agrarie).

Le premesse che hanno portato alla definizione degli aspetti culturali e professionalizzanti del CdS in Medicina delle Piante sono attuali e coerenti con le politiche comunitarie (es. Regolamento UE 1107/2009, Direttiva 2009/128/CE, intervenuti nella salvaguardia dell’ambiente e della salute umana, disciplinando la produzione, la commercializzazione e l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, rendendo obbligatoria l’adozione della protezione integrata delle piante nell’Unione Europea; programma Horizon2020 che prevede il finanziamento di specifici interventi in “Food Security, Sustainable Agriculture and Forestry and Bioeconomy”).

Tali aspetti sono stati approfonditi e confermati anche con la partecipazione al progetto TEMPUS International joint master degree in Plant Medicine (IPM) come soggetto leader di un accordo di progetto a nome di altre 11 Università di Paesi Europei e Balcanici che peraltro garantisce il mutuo riconosciuto del titolo di studi.

 

Il CdLM in Medicina delle Piante si propone di fornire conoscenze avanzate e formare capacità professionali specialistiche adeguate allo svolgimento di attività complesse di pianificazione, gestione, controllo e certificazione della protezione delle colture e dei prodotti vegetali food e no-food (Integrated Crop Management, ICM; Integrated Pest management, IPM).

 

Questo anche mediante l’applicazione delle Buone Pratiche Agricole (Good Agricultural Practice, GAP) e l’impiego di metodologie innovative (es. agricoltura di precisione, sistemi di supporto decisionale o altro) capaci di garantire la sicurezza dell’ambiente, degli operatori e dei consumatori, la qualità, la salubrità e la sicurezza dei prodotti food e no-food di origine vegetale e la riduzione degli sprechi, coniugando economia, etica e sostenibilità.

L’esigenza di figure professionali specializzate nella salute delle piante è sempre più preponderante come anche sottolineato dalle Nazioni Unite che hanno dichiarato il 2020 Anno internazionale per la salute delle piante con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza globale su come la protezione della salute delle piante può aiutare a porre fine alla fame, ridurre la povertà, proteggere l’ambiente e promuovere lo sviluppo economico e sociale.

La regione Puglia e l’intero bacino del Mediterraneo devono essere protagonisti di tali consapevolezze.

Il corso di Laurea Magistrale in Medicina delle Piante è un corso di laurea aperto a studenti italiani e internazionali e le attività didattiche svolte come lezioni frontali, esercitazioni in aula, in laboratorio, in campo, attività di gruppo, casi studio, attività con esperti del mondo del lavoro anche con l’ausilio di strumenti per la didattica on demand sono relative agli ambiti di:

  1. Produzione e valorizzazione delle risorse ambientali,
  2. Difesa,
  3. Miglioramento genetico e valorizzazione delle biodiversità,
  4. Economia e commercializzazione,
  5. Normative fitosanitarie e certificazioni di processo e prodotto,
  6. Ingegneria applicata e avanzata,
  7. Diagnostica e Biotecnologie,
  8. Impostazione e impiego dei disegni sperimentali e sui principali metodi di analisi dei dati,
  9. Aspetti teorici e applicativi dell’agrometeorologia e sui principi di modellistica applicata all’ambiente agrario,
  10. Agricoltura 4.0.

 

Il Medico delle Piante dirige, coordina e gestisce la progettazione e l’attuazione di programmi di protezione integrata e biologica delle colture e dei prodotti a livello territoriale o aziendale finalizzati al rispetto dell’ambiente e della salute degli operatori e dei consumatori; pianifica l’applicazione di normative fitosanitarie nazionali e internazionali, la loro armonizzazione e la cooperazione per il potenziamento del comparto agricolo; progetta e attua programmi di certificazione fitosanitaria e di lotta obbligatoria; effettua la diagnosi di alterazioni biotiche e abiotiche e la certificazione di qualità; coordina e gestisce il trasferimento dei risultati della ricerca e sperimentazione su tematiche relative alla patologia vegetale, all’entomologia e acarologia agraria, ai prodotti fitosanitari chimici e biologici, nonché alla produzione e utilizzazione di materiale di propagazione sanitariamente e geneticamente migliorato e sano effettuandole anche in prima persona; effettuare attività di formazione e divulgazione.

Sbocchi occupazionali:

  • Pubbliche Amministrazioni (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Servizi Fitosanitari Nazionali, Servizio Nazionale di Certificazione, Servizi Tecnici delle Amministrazioni Locali e Territoriali, Agenzie di Sviluppo Agricolo, Agenzie per l’ambiente, Associazioni di tutela delle produzioni, Organismi di certificazione delle produzioni agricole),
  • Organizzazioni internazionali (FAO, UNDP, WHO, UE),
  • Enti di ricerca e sperimentazione pubblici e privati,
  • Enti (Consorzi di Difesa Provinciali, Associazioni e Consorzi di Produttori) e soggetti Privati (Laboratori diagnostici accreditati ai sensi dei DD.MM. 14 aprile 1997, Centri di saggio per prove ufficiali per la registrazione di prodotti fitosanitari ai sensi del D.L. n. 194 del 17 marzo 1995, Enti di certificazione),
  • Attività professionale di assistenza tecnica,
  • Aziende che operano nella filiera di produzione, conservazione e commercializzazione di prodotti di origine vegetale e nelle aziende che operano in collegamento con tale filiera (es. produttori e distributori di mezzi tecnici, macchine e impianti, aziende sementiere),
  • Aziende che operano nella logistica e nella Grande Distribuzione Organizzata (GDO).

 

Le competenze del laureato sono coerenti con quelle richieste ai fini dell’iscrizione all’albo dei Dottori Agronomi e Forestali.

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La Redazione
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