Murcia: la più importante zona in Spagna per la produzione di uva da tavola

da Redazione uvadatavola.com

L’agronomo spagnolo Ricardo Moreno Perez ha raccontato a uvadatavola.com quali sono le caratteristiche climatiche e agronomiche della regione di Murcia, la più importante per la produzione di uva da tavola in Spagna.

Ricardo Moreno Perez, collabora con AGQ Labs Spagna, laboratorio di analisi multinazionale che effettua analisi fogliari, di suolo, acque, soluzione circolante e alimenti fornendo inoltre consulenza di campo nell’ambito della nutrizione vegetale. In AGQ Labs, Ricardo opera nel dipartimento agronomia e copre la zona di Murcia, Alicante e Valencia occupandosi di uva da tavola, drupacee e agrumi.

Potrebbe descrivere il territorio nel quale operi dal punto di vista del clima?
A livello climatico stiamo notando negli ultimi anni dei cambiamenti: qui a Murcia negli ultimi anni ci sono stati inverni molto dolci, con poche notti fredde e generalmente senza gelate, salvo gelate di tipo puntuale che possono talvolta verificarsi. Le temperature salgono parecchio già dalla primavera. L’umidità è abbastanza alta sia in estate che in inverno, soprattutto per via dei venti di levante che provengono dalla costa, dalle Isole Baleari. In definitiva stiamo avendo meno inverno, e di conseguenza un più lungo periodo di primavera-estate-autunno.Come sono le precipitazioni piovose?
Ultimamente le precipitazioni sono abbastanza basse, abbiamo avuto anni abbastanza siccitosi. Quello che si osserva oggi è che anche se abbiamo un po’ di pioggia, in genere non è sufficiente ed è sempre concentrata in pochi giorni all’anno, quindi difficilmente gestibile e utilizzabile. Se le piogge fossero meglio ripartite durante l’anno sarebbe più utile, ma così non è. Come quantità di pioggia siamo sui 200-300 mm/anno [in Puglia le precipitazioni oscillano attorno ai 500 mm/anno n.d.r.].

Quali sono le fonti idriche che utilizzate?
Attualmente in Murcia abbiamo quattro fonti di approvvigionamento idrico: l’acquedotto Tajo-Segura, i dissalatori, i pozzi delle aziende agricole e infine anche l’acqua affinata ottenuta dai depuratori. Noi utilizziamo tutte queste fonti anche mescolandole, in modo che l’acqua migliore dell’acquedotto possa compensare l’alta salinità delle altre acque.


Com’è il suolo nella zona di Murcia?
I suoli sono abbastanza precari e poco fertili. Il principale problema e che contengono molto limo e argilla, pertanto risultano molto pesanti e tendono a compattarsi. Sono anche terreni molto calcarei pertanto coltivarli non è facile. Inoltre, man mano che passano gli anni utilizziamo acqua sempre più salata, con il risultato che i suoli si arricchiscono sempre più di sali. Per coltivare questi terreni, i produttori apportano molta sostanza organica ogni 2 o 3 anni, incorporandola nel suolo al fine di migliorare un po’ la struttura del suolo, così da favorire l’infiltrazione dell’acqua e rendere l’ambiente radicale il più idoneo possibile.

Acqua: qual è la conducibilità elettrica (EC) in media?
In media nella regione di Murcia l’acqua ha una EC di 2,0-2,5 dS/m. Ovvio, ci sono acque di 1,5 dS/m, ma anche altre che arrivano a 3 dS/m. Poi si miscelano le diverse acque. L’acqua qui non è molto buona. Ha anche un’alta percentuale di bicarbonato, cloruro, sodio e altri elementi che rendono difficile l’attività agricola.

Uva da tavola: quanti ettari ci sono oggi nella zona di Murcia?
La cifra varia sempre perché negli ultimi anni molte grandi realtà imprenditoriali realizzano nuove aziende agricole. Credo che 6-7000 ettari possa essere una cifra corretta per la regione di Murcia. Quello che è certo è che le aziende grandi aumentano, ci sono singole aziende di 1200 ettari che di anno in anno realizzano 100-200 ettari di nuovi impianti.

Qual è la dimensione media delle aziende di uva da tavola?
Il valore è molto relativo: ci sono agricoltori piccoli che hanno vigneti per un totale di 1 o 2 ettari e a volte anche inferiori all’ettaro. Ma questi vanno scomparendo per tanti motivi. Uno è che questi produttori coltivano ancora vecchie varietà con seme. Risultato: da quando ci sono le varietà senza semi le vecchie uve con seme fanno sempre più fatica a spuntare buoni prezzi sul mercato. Poi ci sono aziende medie e grandi di 100-120 ettari. E ci sono anche aziende più grandi come abbiamo detto.


Quali sono le varietà più diffuse oggi nella regione di Murcia?
Tra quelle con seme ci sono le uve bianche delle varietà medio tardive “Italia” e “Dominga” e la rossa “Red globe”. Poi c’è la più tardiva varietà “Aledo”, quella che coltivano nella zona di Viñalopo e che viene “embolsada”, cioè coperta con una busta di carta, per essere commercializzata nel periodo Natalizio. Le varietà precoci sono soprattutto senza semi, come la Superior, dove il produttore riesce a spuntare un prezzo più alto. In generale le uve con semi stanno mostrando un mercato molto limitato e sono coltivate soprattutto dai produttori più piccoli.
Riguardo le senza semi tra le più diffuse c’è, come appena detto, la precoce Superior, e poi Crimson, che è molta ma va diminuendo, soprattutto per il problema della difficoltà di prendere colore. Poi c’è tutto un miscuglio composto da tantissime varietà, come “Ralli”, “Timco”, “Timpson”, “Scarlotta” e molte altre varietà che fanno capo ai programmi di miglioramento genetico di ITUM, IFG, SNFL, Sunword. A seconda delle aziende agricole possiamo trovare alcune varietà o altre. Ci sono poi aziende come Moyca o El Ciruelo che le hanno tutte, e parliamo sia delle varietà già in commercio che di quelle che vengono coltivate in via sperimentale e che non hanno nome ma solo un numero di riferimento. Con tutte le varietà che esistono attualmente c’è da perdersi.

 

Autore: Mirko Sgaramella
© uvadatavola.com

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