Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che giovedì 6 aprile il ministro Maurizio Martina ha inviato al Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Phil Hogan un documento con le priorità italiane di riforma della Politica Agricola Comune post 2020.
Si tratta di una prima serie di proposte, risultato del lavoro portato avanti dal Mipaaf in collaborazione con le Regioni e le organizzazioni di categoria per valorizzare al meglio la distintività del modello agricolo italiano e dare risposte concrete ad agricoltori e allevatori.
Parole chiave: maggiore semplificazione, investimenti per l’innovazione, tutela del reddito e salvaguardia delle produzioni per garantire il futuro delle filiere.
Per realizzare questi obiettivi il documento italiano propone di valorizzare meglio le Ocm come terzo pilastro della Pac, creare nuovi strumenti di gestione del rischio nell’ambito dei pagamenti diretti, tagliare la burocrazia dei programmi di sviluppo di rurale.
L’Italia chiede anche un focus specifico su argomenti centrali come ricambio generazionale, sviluppo nelle aree interne e investimenti in ricerca e innovazione.
A 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma, l’Italia evidenzia la necessità di rilanciare l’azione europea, a partire proprio da una più forte Politica Agricola Comune, alla luce anche delle nuove sfide globali: produrre di più ma in modo sostenibile, tutelando i milioni di agricoltori europei che garantiscono la produzione di cibo per 500 milioni di cittadini.
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Fonte: Ansa