Uno sciopero di decine di migliaia di lavoratori nel settore dei trasporti peruviano si è concluso nel fine settimana dopo sei giorni di proteste. Le esportazioni agricole in corso – di uva da tavola, mango, asparagi, banane e mirtilli – sono state il comparto maggiormente danneggiato.
I due sindacati che hanno indetto lo sciopero, l’Associazione dei Trasporti e della Logistica (GTL) – che ha più di 40.000 membri nel settore del trasporto di merci – e l’AMERICA, hanno richiesto al governo una riduzione dei prezzi del carburante e dei pedaggi stradali, nonché miglioramenti negli aspetti logistici in alcuni porti come Callao, Paita e Pisco.
L’associazione per le esportazioni peruviane (ADEX) ha elogiato le parti in causa per aver accettato di terminare lo sciopero che, secondo le previsioni, è costato molte perdite nel corso dei sei giorni.
“Ora dobbiamo continuare a lavorare per rimuovere le barriere che impediscono la crescita delle esportazioni ad un tasso annuale del 15%”, ha dichiarato Juan Varilias Velásquez, presidente di ADEX. Ma ha aggiunto che ci sono ancora cambiamenti da apportare nel settore logistico del Paese per rendere più efficiente il trasporto delle merci.
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