Le stesse anomalie climatiche registrate in diverse regioni italiane si sono verificate di recente anche in altri Paesi. Tra questi il Cile, dove la Federazione cilena dei produttori di frutta (Federfruta) ha lanciato un allarme circa i danni causati dalle piogge intense e alluvionali, che la scorsa settimana hanno interessato diverse aree cilene, soprattutto nella zona centro-sud del Paese.
Come fatto sapere da Carolina Cruz, direttrice di Uvanova Magazine, l’area interessata va dalla città di Valparaíso alla regione Bío Bío e tanti sono i paesi distrutti. Anche le campagne sono devastate e gli impianti che ne hanno risentito maggiormente sono quelli di uva da tavola, agrumi, ciliegie e ortaggi. Alcune città, inoltre, sono completamente allagate e centinaia sono le persone che stanno vivendo momenti drammatici.
Il ministro dell’Agricoltura Esteban Valenzuela ha per questo decretato un’emergenza agricola a Valparaíso e Bío Bío ed è in corso un’indagine per la quantificazione dei danni causati dalle piogge intense.
Come affermato da Ivan Marambio, presidente di ASOEX, la prima preoccupazione è rivolta al benessere delle persone, ma a preoccupare sono anche i danni alle infrastrutture di accumulo idrico e di irrigazione come canali e dighe.
“Abbiamo dovuto chiudere le prese e i canali per l’eccesso di portata – ha affermato il presidente Marambio – ma in tutti i casi non è bastato a impedire che il livello dell’acqua si alzasse, colpendo il canale e le persone che abitano nell’area circostante”.
Per tali ragioni, l’Associazione degli esportatori di frutta del Cile (ASOEX) ha sottolineato che si stanno valutando azioni di sostegno a favore delle persone che stanno attraversando momenti difficili.
“Da molti anni – ha aggiunto Marambio – non si vedevano piogge come queste sia per quantità che intensità. Nonostante il Paese si aspettasse piogge che gli permettessero di affrontare la siccità, che affligge il Cile da più di un decennio, assicurando così risorse idriche alla popolazione e alle colture, ad oggi la situazione è ben diversa. Le precipitazioni si verificano in tempi molto stretti e sono eccessive. Come descritto nei rapporti ASOEX, infatti, diversi comuni – nei giorni tra il 19 e il 25 giugno – hanno ricevuto più di 100 mm di pioggia. Altri, come Maule e Ñuble, anche più di 200 mm”.
Il leader di ASOEX, dunque, ha sottolineato l’importanza del lavoro congiunto. Le sfide poste dalle anomalie climatiche, infatti, sono sempre più pressanti e devono essere affrontate tutti insieme, a prescindere dal settore privato o pubblico e dai limiti geografici.
Silvia Seripierri
©uvadatavola.com