Post-raccolta uva da tavola: parola all’agronomo Gianfranco Arancio

Parla l’agronomo Gianfranco Arancio, technical and development representative di Agriges, dell’importante concimazione post-raccolta dell’uva da tavola.

da Redazione uvadatavola.com

Parla l’agronomo Gianfranco Arancio, technical and development representative di Agriges, dell’importanza di una corretta concimazione di post-raccolta per l’uva da tavola.

Nell’uva da tavola, come in tutte le specie frutticole arboree, in primavera la ripresa vegetativa avviene a spese delle sostanze azotate di riserva accumulate nell’anno precedente negli organi legnosi della pianta (radici, fusto, branche, rami) e rimobilizzate sotto forma di amminoacidi verso le gemme che si stanno schiudendo, secondo un meccanismo noto come “ciclo interno dell’azoto”.

Come risultato, la maggior parte dell’azoto presente nei germogli neoformati e nei fiori proviene dagli organi di riserva. Poco prima della filloptosi, l’azoto migra dalle foglie verso gli organi legnosi, dove si accumula nuovamente sotto forma di amminoacidi di riserva che saranno utilizzati alla ripresa vegetativa.

post raccolta

 

In post-raccolta (tarda estate-inizio autunno), l’azoto viene destinato soprattutto al ripristino delle riserve negli organi legnosi.

Il 25% dell’azoto assorbito dalla pianta viene assimilato prima del riposo invernale ed utilizzato per la costituzione delle riserve azotate negli organi legnosi.

Fondamentale per la ripresa vegetativa primaverile è dunque la concimazione di post-raccolta e va effettuata nel modo più razionale possibile.

Nel video i consigli dell’agronomo Gianfranco Arancio per effettuare nella maniera più efficace ed efficiente la concimazione di post-raccolta dell’uva da tavola.

Per maggiori informazioni visita il sito www.agriges.com

 

Comunicazione a cura di: Agriges srl

©uvadatavola.com

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