Nell’uva da tavola, come in tutte le specie frutticole arboree, in primavera la ripresa vegetativa avviene a spese delle sostanze azotate di riserva.
Le stesse che sono state accumulate nell’anno precedente negli organi legnosi della pianta (radici, fusto, branche, rami) e rimobilizzate sotto forma di amminoacidi verso le gemme che si stanno schiudendo, secondo un meccanismo noto come “ciclo interno dell’azoto”.
Come risultato, la maggior parte dell’azoto presente nei germogli neo-formati e nei fiori proviene dagli organi di riserva.
Poco prima della filloptosi, l’azoto migra dalle foglie verso gli organi legnosi, dove si accumula nuovamente sotto forma di amminoacidi di riserva che saranno utilizzati alla ripresa vegetativa. In post-raccolta (tarda estate-inizio autunno), l’azoto viene destinato soprattutto al ripristino delle riserve negli organi legnosi. Il 25% dell’azoto assorbito dalla pianta viene assimilato prima del riposo invernale ed utilizzato per la costituzione delle riserve azotate negli organi legnosi. Fondamentale per la ripresa vegetativa primaverile è dunque la concimazione di post-raccolta e va effettuata nel modo più razionale ed efficiente possibile.
L’azienda Agriges propone differenti alternative per l’intervento di concimazione in post-raccolta, sia per via fogliare che al suolo. Per quanto riguarda la concimazione fogliare, tra i formulati azotati, l’urea è da preferire per l’alto titolo in azoto, la buona solubilità mostrata in un ampio range di pH e, soprattutto, per la sua natura chimica apolare che conferisce una buona affinità con le cere nelle quali solubilizza, permettendo un facile attraversamento della cuticola fogliare. Nel caso di utilizzo di urea questa deve essere priva di biureto.
Questo è un sottoprodotto che si forma durante la sintesi dell’urea e nel corso della sua messa in soluzione. Il tenore di biureto nell’urea tecnica varia generalmente tra 0,8 e 1,2%. Le migliori uree tecniche hanno un contenuto di biureto intorno allo 0,4%. In applicazioni fogliari, una urea con tenore in biureto fra 0,25-1% altera le funzioni fisiologiche della pianta e provoca ustioni sulle foglie che penalizzano la qualità e quantità delle produzioni. Queste ustioni compaiono da 8 a 15 giorni dopo l’applicazione.
Per la concimazione in post-raccolta Agriges consiglia il prodotto Post-R. Un concime fogliare a base di azoto al 19% (urea 18%) più microelementi e bassissimo contenuto di biureto. All’interno di Post-R è presente il trittico di alghe della tecnologia RyZea, che promuove l’assorbimento fogliare e veicola i nutrienti all’interno della foglia. Il prodotto è ideale per favorire l’accumulo di sostanze di riserva all’interno dei tessuti vegetali prima del riposo vegetativo, garantendo un’ottimale ripresa vegetativa in primavera. La presenza dei microelementi, già all’interno del formulato, evita all’agricoltore la loro aggiunta in campo all’urea tecnica.
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Per la concimazione al suolo, invece, Agriges propone le sue linee di concimi pellettati o granulari.
La linea Petro
I concimi organici della linea PETRO sono dei pellettati ottenuti con materie prime di alta qualità e caratterizzati dalla tecnologia di produzione RyZea, trittico di alghe contro le perdite di nutrienti per lisciviazione. I prodotti della linea PETRO sono a base di sostanza organica altamente umificata, maturata naturalmente negli stabilimenti aziendali e senza l’utilizzo di forni o fonti di calore esterne. A catalogo sono presenti numerosi titoli da scegliere in funzione delle necessità specifiche (dotazione iniziale di nutrienti del suolo, precessione colturale, andamento climatico stagionale etc.). Lo speciale processo produttivo garantisce l’ottenimento di micropellet a bassa umidità che consentono un’ottima distribuzione attraverso le macchine spandiconcime e non creano problemi di sollevamento polveri.
Per ottenere una liberazione graduale dei nutrienti in maniera naturale, Agriges ha formulato tutti i prodotti della linea PETRO, con tre diverse materie prime. Ciascuna di esse è caratterizzata da tempi di mineralizzazione, e quindi rilascio dei nutrienti, differenti, parliamo di letami altamente umificati, matrici vegetali e proteine animali. La particolare composizione di PETRO, quindi, garantisce una costante liberazione dei nutrienti fino a trentatré settimane dall’applicazione del prodotto.
La linea Petro Evo
La linea di granulari Petro Evo è caratterizzata dalla presenza di tre esclusive tecnologie di produzione Agriges: RyZea (estratto algale biostimolante), BPC (consorzio microbico con microorganismi del genere Bacillus spp. con attività biostimolante) e BBTP, in forma di tre strati che ricoprono il granulo. In particolare, BBTP è un rivestimento protettivo di origine naturale e natura lipidica che regola il rilascio dei nutrienti al suolo. Ha le caratteristiche di una membrana selettiva, in grado di modulare il passaggio dei nutrienti e l’azione nitrificante dei complessi enzimatici del suolo “proteggendo” gli elementi nutritivi contenuti nel granulo da indesiderati fenomeni di dilavamento, lisciviazione o volatilizzazione.
Inoltre, per la campagna 2020 Agriges lancia il nuovo granulare PETRO EVO BLACK 3-24 che conserva tutte le caratteristiche tecnologiche dei prodotti della linea PETRO EVO, cui si somma la tecnologia di processo P-TECH. Il processo P-TECH prevede il rivestimento del granulo, oltre che con le tecnologie RyZea, BPC e BBTP, caratteristiche della linea PETRO EVO, con uno strato di sostanze umiche che proteggono il fosforo da fenomeni di retrogradazione rendendolo maggiormente disponibile per la pianta.
Otteniamo così un prodotto con titolo ideale per l’applicazione in post-raccolta, con azione biostimolante per la presenza della tecnologia algale RyZea e microbica BPC, che riduce le perdite dei nutrienti grazie al rilascio graduale dei nutrienti garantito dalla tecnologia BBTP, e che aumenta del doppio la disponibilità di fosforo per le piante grazie al processo P-TECH.
Comunicazione a cura di: Agriges