Diversi sono gli input necessari per una buona produzione, ma ad accomunarli è la precisione. La stessa con cui, al pari di un esperto chirurgo, il bravo viticoltore deve intervenire in campo.
Le sfide cui oggi gli agricoltori sono chiamati a far fronte sono sempre maggiori. Tra queste, l’esigenza di ridurre gli input senza rinunciare a risultati ottimali e soddisfacenti. Parola chiave e ingrediente segreto per realizzare produzioni rispettose dell’ambiente e conformi agli standard qualitativi è la precisione. A fronte di margini di errore in campo sempre più ristretti, infatti, il produttore – come un bravo chirurgo alle prese con un’operazione delicata – è chiamato oggi a una precisione chirurgica. Fondamentale, però, al pari di quanto avviene in sala operatoria, è l’equipe di lavoro che solo se improntata alla collaborazione può migliorare le probabilità di buona riuscita dell’intervento.
Clicca qui per sfogliare il nuovo numero di Uva da Tavola
In tal senso, si inserisce in questo numero di Uva da Tavola il contributo a cura di Massimiliano del Core e Lorenzo Diomede della Commissione Italiana Uva da Tavola (CUT) che, ripercorrendo storia e sfide finora affrontate, testimoniano gli obiettivi raggiunti dall’associazione proprio in virtù di una crescente aggregazione e unione fra le parti. Il fine ultimo di questi obiettivi? Lo spiega nell’articolo seguente l’analisi fornita da Domenico Morrone, professore di Marketing presso l’Università LUM “Giuseppe Degennaro”, volta a sottolineare l’importanza dell’attività promozionale e della ricerca in marketing per costruire il valore dell’uva da tavola, il cui patrimonio risiede nel territorio.
Segue il lavoro a quattro mani firmato dal professore di Economia ed Estimo Rurale dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” Rocco Roma e della dottoranda di ricerca Antonia D’Amico relativo all’impatto della produzione viticola sul territorio. Partendo dai dati FAO sui cambiamenti climatici, i due esperti pongono l’accento sull’importanza di definire strategie aziendali alternative per l’ottimizzazione dei processi di produzione e l’impiego di tecnologie e materiali più sostenibili.
In linea con la precisione del sistema circolatorio umano evocata dalla copertina di questo numero di Uva da tavola magazine, si inserisce poi l’articolo a cura di Simone Pascuzzi, professore di Meccanizzazione di precisione presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” dedicato alle macchine agricole utilizzate per effettuare i trattamenti in vigneto. Un’altra sfumatura di quella precisione che, trasferita in campo meccanico, illustra aspetti e caratteristiche di atomizzatori e nebulizzatori, macchine dalle molteplici performance, ma che è possibile massimizzare prestando la giusta attenzione a caratteristiche strutturali, manutenzione e taratura.
Clicca qui per sfogliare il nuovo numero di Uva da Tavola
Da qui, la parola passa a Lillo Carmina e Lorenzo Lucenti, agronomi di Agriproject Group che approfondiscono invece la tematica dell’oidio in Sicilia. Un problema che, sempre attuale negli areali viticoli italiani, può trovare nella conoscenza del ciclo biologico dell’agente patogeno e delle condizioni predisponenti le infezioni e la malattia una maggiore garanzia di protezione del vigneto. E a proposito di protezione, si inserisce la disamina a cura del professore Vincenzo Michele Sellitto sugli endofiti microbici. Organismi che, al pari del sangue pompato dal cuore nel corpo umano, grazie all’azione delle radici, permettono di rafforzare le difese della pianta contro stress biotici e abiotici.
Delle operazioni che consentono di “spuntare” la qualità in vigneto parlano invece gli agronomi Maurizio Simone e Giuseppe Cacucci, mostrando benefici e accorgimenti utili di queste tecniche. Chiude il numero, il racconto racchiuso nel World Grape Tour, questa volta diretto alla scoperta della viticoltura da tavola spagnola. A fare da Cicerone in questa nuova tappa, l’agronomo tecnico di campo di Graper Srl e Senior Technologist per SNFL Italia Annamaria Fanelli che, tra analogie e differenze, svela così caratteristiche e tecniche tipiche della produzione viticola della frizzante ed energica Spagna. Perfetta per dare il via all’estate 2023 e tenervi compagnia durante la stagione.
Buona lettura.
Silvia Seripierri