La varietà di uva Crimson Seedless può essere prodotta con notevole risparmio idrico, migliorando le dimensioni degli acini e il colore. A dimostrarlo è una tesi di dottorato presentata lo scorso marzo presso l’Universidad Politécnica de Cartagena (UPCT).
Maria del Rosario Conesa ha dimostrato che grazie al deficit idrico controllato è possibile migliorare la qualità delle uve e mantenere i volumi interessanti.
La ricerca, condotta da Maria del Rosario Conesa, ha dimostrato che sulla Crimson seedless, adottando tecniche agronomiche come il deficit idrico controllato (RDI, regulated deficit irrigation) e il Il disseccamento parziale delle radici (PRD, partial rootzone drying) si può ottenere un risparmio medio di acqua di circa il 35%, mantenendo stabili i volumi di produzione e migliorando la qualità delle uve (maggiore dimensione degli acini e più colore).
Gli studi, condotti per tre anni presso aziende agricole locali, hanno anche messo in evidenza che viene migliorata la capacità antiossidante del frutto, aumentando il contenuto di composti benefici come ad esempio il resveratrolo.
Il lavoro, finanziato da un progetto di ricerca del Ministero dell’Economia e coordinato da Alejandro Pérez Pastor e Rafael Domingo Miguel del gruppo di ricerca di Suolo-Acqua-Pianta dell’UPCT, è stato anche pioniere nell’uso di tecnologie informatiche in aziende agricole attraverso l’utilizzo di registratori di dati wireless.
Lo studio, che riguarda attualmente solo l’uva da tavola, presto sarà condotto anche su altre colture importanti della regione di Murcia, come ad esempio le nettarine extra-precoci, le albicocche, le pesche e le pesche tabacchiere, attraverso il progetto europeo Life + Irriman, attualmente in corso.
Traduzione ed adattamento dei testi a cura di uvadatavola.com.
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