Shine Muscat: la varietà chiave della Cina

Grazie al successo della varietà e a tecniche di conservazione avanzate, il gigante asiatico rafforza la sua presenza nel mercato globale dell'uva da tavola, puntando su qualità e disponibilità per tutto l'anno

da uvadatavoladmin

La selezione di nuove varietà oggi più che mai gioca un ruolo decisivo nell’evoluzione del comparto dell’uva da tavola, influenzando profondamente il successo di un Paese in un mercato globale sempre più competitivo. Un chiaro esempio di questo cambiamento è la Cina, che sta gradualmente sostituendo le varietà tradizionali, come la celebre Red Globe, con uve più attraenti e competitive per conquistare sia il mercato interno che quello internazionale. Tra queste, la Shine Muscat, varietà che – grazie al tipico colore verde brillante, alla polpa soda e alle eccellenti caratteristiche di conservazione – si sta rapidamente affermando come una delle eccellenze della produzione cinese. Congiuntamente all’adozione di buone pratiche agronomiche, la Shine Muscat potrebbe inoltre rappresentare l’asso nella manica per la Cina, favorendone l’inserimento nel mercato globale dell’uva da tavola e una maggiore competitività con i principali Paesi esportatori, tra cui il Perù che dal 2021 detiene il primato come maggiore esportatore mondiale.

Shine Muscat: la marcia in più nella crescita dell’uva da tavola in Cina

Shine muscat - uva da tavola - cina 1

Originaria del Giappone, la Shine Muscat ha trovato terreno fertile nello Yunnan e si è poi diffusa in tutto il Paese. Oggi si stima che circa 66.000 ettari dei 700.000 totali di vigneti in Cina siano dedicati a questa varietà. Con un calibro di 31-32 millimetri, un colore verde e brillante e un leggero aroma di moscato, questa cultivar si distingue anche per la sua eccezionale resistenza nel post-raccolta. Nonostante i commercianti della varietà la pubblicizzino come una seedless, alcune testimonianze come quella di Oscar Salgado – agronomo cileno di fama internazionale – ne confermano la presenza dei semi, sebbene, attraverso l’uso di regolatori di crescita, questi semi possono risultare appena percettibili se gestiti correttamente.

La raccolta di Shine Muscat inizia a fine marzo nello Yunnan e si conclude all’inizio di giugno, con una seconda raccolta possibile a febbraio. Grazie alla gestione avanzata e alle innovative pratiche di conservazione, si presume che questa varietà permetterà al gigante asiatico di offrire uva per tutte le 52 settimane dell’anno attraverso una combinazione di produzione e conservazione. Senza dubbio, il dato più rilevante è che i produttori di questa promettente varietà stanno adottando tecniche di post-raccolta fino ad ora tipiche di altri Paesi produttivi come la California, in grado di mantenere l’uva da tavola in conservazione fino a tre mesi, permettendo così di posizionarla in mercati strategici come quello del capodanno cinese, quando la domanda è particolarmente alta.

Hanno imparato a conservare la frutta” – ha affermato l’agronomo Oscar Salgado in un’intervista rilasciata a Redagricola. “In Cina non avevano frigoriferi, né freddo, né buoni materiali da imballaggio. Ora hanno imparato e stanno migliorando“.

shine muscat - cina

La Cina: un nuovo potenziale esportatore

La Shine Muscat sta contribuendo a rafforzare la capacità della Cina di produrre uva di alta qualità non solo per il consumo interno, ma anche per prepararsi a eventuali sfide del mercato globale. Le buone caratteristiche di resistenza nel post-raccolta e l’attrattività della varietà stanno permettendo alla Cina di ridurre sempre più le importazioni e puntare sulla qualità e disponibilità della propria produzione interna.

In un Paese come la Cina, oggi principale produttore mondiale di uva da tavola, una varietà competitiva come la Shine Muscat gioca un ruolo fondamentale nella pianificazione di espansione a livello di produzione ed esportazione. Attualmente, la Cina consuma quasi tutta l’uva che produce, ma le dinamiche stanno cambiando. Con oltre 700.000 ettari coltivati a uva da tavola e una produzione annuale di oltre 12 milioni di tonnellate, il Paese è ben posizionato per diventare un attore chiave nell’export. L’introduzione di tecniche di conservazione avanzate e una produzione diversificata geograficamente assicurano uva disponibile per tutto l’anno, con una continuità che potrebbe portare la Cina a competere direttamente con i principali esportatori globali, tra cui il Perù.

La Shine Muscat è solo una delle novità che stanno ridisegnando il panorama globale dell’uva da tavola. Con la Cina in grado di produrre per tutto l’anno, grazie a tecniche avanzate di conservazione e gestione, il Perù dovrà essere pronto a rispondere alle sfide future con qualità, innovazione e una strategie commerciali mirate per mantenere il suo attuale primato.

 

Donato Liberto
© uvadatavola.com

 

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