I vigneti siciliani sono in leggero ritardo rispetto al normale andamento della campagna siciliana.
“Questo inverno abbiamo avuto temperature molto basse, anche di -3 °C, che hanno rallentato la crescita in fase di germogliamento, almeno per quanto riguarda alcuni siti produttivi nell’areale di Mazzarrone”, ad affermarlo è Giovanni Raniolo; il presidente del Consorzio di Tutela dell’Uva da Tavola IGP di Mazzarrone commenta e descrive l’andamento della campagna siciliana per le uve da tavola.
Vigneti siciliani in piena fioritura
“In questi giorni le viti da tavola delle varietà con seme sono in piena fioritura – commenta Raniolo – e la formazione dei fiori risulta nella norma. Nonostante il ritardo fin qui accumulato, non escludiamo un’accelerazione della fase vegetativa, in concomitanza con un prossimo cambiamento climatico”.
“Nella settimana dopo Pasqua – continua Gianni – si definirà la qualità delle uve. Allora, infatti, avverrà la formazione dei grappoli che potranno presentarsi con più o meno “acinini” e ciò determinerà anche la quantità di manodopera che dovremo impiegare la pulizia del grappolo”.
Sguardo ai vigneti con uve senza semi
“Volgendo ora lo sguardo alle cv senza semi – precisa il presidente dell’IGP – possiamo già dire che c’è una buona quantità di grappoli. Si prevede un’annata in linea con le campagne scorse per qualità e volumi”.
I timori sono però sugli aumenti dei costi di produzione
“Al momento le aziende agricole, però, sono preoccupate più che altro dagli aumenti dei costi di produzione. La speranza – conclude Raniolo – è che la GDO possa riconoscere un’adeguata remunerazione al nostro impegno. Solo in questo modo le aziende agricole potranno continuare a vivere e a reinvestire gli utili nelle prossime annate agrarie. Si tratta di mera sopravvivenza. Certo, sono state emanate alcune misure anti-crisi, ma esse non sono intercettabili dai Consorzi di Tutela e Promozione”.
Autore: La Redazione
©uvadatavola.com