Nuova operazione in contrasto al caporalato in Sicilia, dove a un imprenditore agricolo di Paternò (Catania) sono stati sequestrati beni per un totale di 10 milioni di euro.
Il sequestro è stato effettuato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catania su ordine del Tribunale etneo e su proposta del direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla.
Il provvedimento è uno dei primi del genere eseguiti in Italia. Al centro delle indagini della Dia di Catania l’attività dell’imprenditore agricolo, accusato di aver costituito un’associazione, operante a Paternò e in Romania, per il reclutamento di manodopera romena da impiegare in assenza delle garanzie minime di tutela spettanti ai lavoratori, secondo le forme e modalità del caporalato.
Il patrimonio sequestrato comprende un’impresa individuale ed una società operanti nel settore agricolo, rapporti bancari, numerosissimi immobili ubicati tra la provincia di Catania e Messina e una decina di automezzi, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.
Fonte: Ansa