Sicilia, Copagri: “Cabina regia per evitare altre crisi”

La crisi del comparto dell'uva da tavola morde tutte le regioni italiane produttrici, Copagri Sicilia propone soluzioni e tavola rotonda tra produzione, GDO e istituzioni.

da Redazione uvadatavola.com
crisi uva

La crisi del comparto dell’uva da tavola morde tutte le regioni italiane, dalla Puglia alla Sicilia i produttori, dopo una delle peggiori stagioni commerciali di sempre, cercano una bussola per orientare le produzioni nell’immediato futuro.  

I prezzi troppo bassi al produttore hanno trascinato verso la crisi e la disperazione intere comunità; come quella che si muove attorno alla produzione e all’indotto dell’uva di Mazzarrone (CT). 


Perciò il presidente di Copagri Catania, Angelo Oliveri, ed il responsabile di settore, Salvatore Secolo, scrivono un appello in forma di lettera alle istituzioni politiche nazionali e regionali, per sollecitare una tavola rotonda con i rappresentanti della Grande Distribuzione Organizzata per: 

  • ridurre la forbice tra prezzi alla pianta e prezzi al consumatore,
  • rimuovere i vincoli di commercializzazione per le uve senza semi;
  • l’erogazione di fondi a sostegno della conversione dei vigneti con le nuove varietà più richieste sul mercato.

Prezzi incapaci di coprire le spese

Nell’appello, inoltre, si legge: “Siamo preoccupati per la crisi di mercato che sta colpendo produttori e braccianti impegnati nella coltivazione dell’uva da tavola. Negli ultimi cinque anni, malgrado la nostra continua sollecitazione a interventi concreti, la situazione è precipitata. I prezzi al produttore, scesi persino a 25 centesimi di euro, non bastano neppure a coprire i costi e inducono quindi all’abbandono delle coltivazioni”.

Sostegno da parte dello Stato

Nella lettera si fa riferimento anche a soluzioni per calmierare le spese. Ad esempio 

  • prevedere un indennizzo per il caro-carburante e per i costi energetici che copra almeno il 50 per cento del fabbisogno;
  • la rideterminazione del contributo di coltivazione con fondi della Politica Agricola Comune, attualmente inferiore a 200 euro a ettaro; 
  • il congelamento dei versamenti di contributi previdenziali per un anno, assieme alla proroga dei prestiti e dei mutui aziendali che in atto non possono essere comprensibilmente onorati e l’attivazione di una politica di promozione sulle esportazioni.

L’appello firmato da Copagri, infine, chiosa così: “Rivendichiamo, inoltre, la creazione di una cabina di regia composta da rappresentanti istituzionali e produttori per affrontare la situazione attuale e impedire nuove crisi future”.

 

Autore: La Redazione
©uvadatavola.com

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