Sicurezza alimentare: in Italia controlli elevati e cibi sicuri

con il 99% dei campioni che è risultato sicuro e conforme ai limiti di legge, ponendosi quindi ben al di sopra della media UE.

da Redazione uvadatavola.com
sicurezza alimentare uva

La relazione annuale sui residui di agrofarmaci in Europa pubblicata dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) conferma l’estrema attenzione in tema di sicurezza degli alimenti.

L’Italia si conferma leader a livello europeo in materia di sicurezza alimentare, con il 99% di prodotti regolari su un’analisi condotta su oltre 8mila campioni.  È quanto emerge dalla Relazione annuale sui residui di agrofarmaci in Europa pubblicata dall’Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, accolta con soddisfazione da Agrofarma, Associazione nazionale imprese agrofarmaci che fa parte di Federchimica.

 

Una conferma per la qualità dell’agricoltura italiana e della sicurezza alimentare.

“Il report conferma l’elevata qualità dell’agricoltura italiana e l’estrema attenzione in tema di sicurezza alimentare, evidenziando il notevole livello professionale degli agricoltori e dell’assistenza tecnica di campo per un corretto impiego dei prodotti fitosanitari, le medicine delle piante, con un utilizzo mirato, efficace e rispettoso dell’ecosistema”, commenta
Alberto Ancora, presidente di Agrofarma.

“I risultati  – continua il presidente- dimostrano come il nostro Paese abbia già fatto enormi passi in avanti, tangibili e misurabili, verso modelli di produzione sempre più sostenibili, in risposta agli obiettivi che l’Europa si è posta con la Strategia Farm to Fork e con la nuova PAC. Questi dati devono aiutarci anche a mettere nella giusta prospettiva le questioni aperte del dibattito europeo, perché è fondamentale tenere conto dei risultati raggiunti nei diversi Paesi e di quanto già fatto dall’industria a livello nazionale, nonché dell’importanza della difesa delle colture per garantire produzioni agricole adeguate, oggi ancor più in sofferenza per ragioni geopolitiche nonché di cambiamento climatico”.

Nel complesso, a livello europeo nel 2020 sono stati analizzati oltre 88mila campioni di alimenti, dei quali il 94,9% è risultato nei limiti di legge.  L’Italia ha analizzato un volume superiore a quello previsti dal programma come requisito minimo, malgrado le limitazioni imposte dalla pandemia nell’anno di riferimento. Inoltre è tra i Paesi che controlla di più i residui di agrofarmaci negli alimenti, con il 99% dei campioni che è risultato sicuro e conforme ai limiti di legge, ponendosi quindi ben al di sopra della media UE.

Considerati anche gli accumuli

L’Efsa ha anche stimato l’esposizione ai residui di agrofarmaci nella dieta concludendo che ” improbabile che i prodotti alimentari analizzati costituiscano un problema per la salute dei consumatori”.

 

Il merito è soprattutto i tecnici e aziende agricole

“Siamo profondamente orgogliosi che il nostro comparto agroalimentare, orgoglio del “Made in Italy”, si dimostri ancora una volta ai primi posti in Europa, e quindi nel panorama internazionale, per i livelli di sicurezza alimentare e attenzione alla salute”.

Un risultato raggiunto grazie all’importante lavoro portato avanti in questi anni in primis dagli agricoltori e più in generale da tutti gli attori della filiera agrifood”, conclude Ancora.

 

Comunicato stampa a cura di: Federchimica Agrofarma

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