Sonata: l’antioidico con zero carenza, zero residui e zero tempi di rientro

da Redazione uvadatavola.com
Vito Liturri: responsabile di produzione per Agricooper S.r.l.

nata è l’antioidico di nuova generazione proposto da Bayer. A base di Bacillus Pumilus ceppo QST 2808, è ammesso anche in agricoltura biologica.

Si tratta di un batterio naturalmente presente nel terreno, nella rizosfera e sulle superfici degli organismi vegetali e possiede delle proprietà uniche oltre che ad una spiccata attività antioidica.

Durante la stagione 2020 – che rimarrà tristemente nella memoria dei viticoltori da tavola proprio per la forte pressione del patogeno in questione – il prodotto è stato utilizzato dall’azienda Agricoper. A tal proposito proprio Vito Liturri, responsabile di produzione per Agricoper S.r.l. (nella foto a destra), di seguito ci parla della sua esperienza.

Agricoper complessivamente conduce circa 200 ettari di vigneto ad uva da tavola e coltiva più o meno tutte le varietà seedless oltre a quelle – più tradizionali – con seme.

Vito esordisce: “Durante lo scorso anno abbiamo utilizzato il nuovo antioidico di Bayer su circa 50 ettari coltivati ad uva da tavola con varietà precoci sia bianche che rosse generalmente suscettibili all’oidio (Cotton Candy™, Superior Seedless®, Sugraone, Sweet Sapphire™, Jack’s Salute™, Sweet Celebration™ e Star Light). I vigneti su cui abbiamo provato il prodotto sorgono in provincia di Bari e più precisamente in agro di Acquaviva, Casamassima, Noicattaro e Rutigliano”.

“Complessivamente abbiamo effettuato 5 applicazioni, la strategia di difesa messa in campo prevedeva anche l’utilizzo di antioidici di sintesi chimica come i triazoli. In particolare, abbiamo cominciato ad utilizzare il Sonata dall’invaiatura alla raccolta delle nostre uve”: afferma Liturri.

“Lo scorso anno – illustra il responsabile di produzione per Agricoper – c’è stata una pressione molto forte della malattia a causa delle temperature più basse della media registrate nel corso del mese di giugno. Essendo Agricoper non solo un’azienda di produzione, ma anche un’azienda di esportazione posso affermare che la differenza di salubrità del prodotto saltava all’occhio. L’efficacia di Sonata, per me è ottima, anche sotto gli aspetti delle miscibilità e della compatibilità con altri fungicidi ed insetticidi. Inoltre, non abbiamo avuto alcun problema con le analisi multiresiduali realizzate. Visti i risultati ottenuti noi contiamo di usarlo anche quest’anno”.

Nicola De Vecchio, Technical sales Representative di Bayer

Per meglio approfondire le peculiarità di questo nuovo prodotto diamo ora la parola a Nicola De Vecchio, Technical sales Representative di Bayer (nella foto a sinistra).

“Il team di Ricerca e Sviluppo di Bayer aveva individuato le potenzialità del microrganismo Bacillus Pumilus ceppo QST 2808 sin dal 1998 e finalmente dallo scorso anno il suo impiego è stato autorizzato su uva da tavola, su alcune solanacee ed alcune cucurbitacee. Oggi Sonata è autorizzato in Bio e costituisce uno dei passi che Bayer sta compiendo per aumentare la sostenibilità delle produzioni”.

Nicola spiega che la forza di Sonata è proprio nell’agente di biocontrollo isolato ed individuato dalla Bayer: “Se parliamo di formulati di nuova generazione dobbiamo capire che è la genetica a fare la differenza, quindi la forza di questo prodotto sta nell’unicità del Bacillus Pumilus ceppo QST 2808, esso infatti produce una quantità ed una tipologia di biomolecole che ne determinano l’efficacia”.

Il prodotto – continua Del Vecchio – ha tre modalità di azione. Anzi, possiamo dire che Sonata ha un meccanismo d’azione unico e triplice:

  • compete con il fungo patogeno per lo spazio vitale (componente spore),
  • previene lo sviluppo delle ife fungine (componente ammino-zuccheri)
  • induce nella pianta reazioni sistemiche di difesa (componente acido jasmonico).
    Gli ammino-zuccheri bloccano gli enzimi responsabili della parete cellulare del fungo portandolo alla morte. Le spore di Bacillus pumilus QST2808 competono con il patogeno e impediscono la germinazione delle spore fungine creando una barriera tra fungo e pianta. Infine, entrando in contatto con la pianta, provoca in essa la formazione dell’acido jasmonico, il quale induce reazioni di auto-difesa per una protezione prolungata della coltura”.

Insomma, Sonata è delicato, fito-compatiible ed efficace, agisce in maniera svincolata dalle temperature – anche quando il termometro sale di parecchio, è selettivo e agisce anche come induttore di resistenza.

Questo antioidico di nuova generazione è perfetto per entrare a far parte delle strategie di difesa: sia in bio che in integrato. Grazie a Sonata, produttori e tecnici avranno uno strumento in più per fare alternanza o strategia con prodotti di sintesi chimica e contrastare l’insorgere di resistenze.

Sonata, Serenade Aso e Flipper sono tre prodotti di casa Bayer con:

  • zero carenza (tempo che deve intercorrere dal trattamento alla raccolta);
  • zero residui;
  • zero tempo di rientro.

Un profilo molto interessante, soprattutto per la fase finale della campagna, ovvero quella che va dall’invaiatura, alla maturazione, al pre raccolta. Difatti le uve una volta invaiate talvolta restano in vigneto anche diverse settimane prima di essere raccolte.

Sonata consente di entrare in campo per la raccolta anche il giorno seguente al trattamento; per i formulati di sintesi chimica invece c’è da attendere anche fino a 15 giorni.

Il prodotto ha un’efficacia di persistenza di circa 7 giorni ed offre un effetto fisiologico positivo sulla pianta. Non imbratta e non lascia alcun tipo di residuo sull’uva. Questo vuol dire raccogliere una prodotto visibilmente più sano e in grado di spiccare un prezzo più alto. L’assenza di residuo chimico è un altro fattore da utilizzare come leva strategica.

Sonata è, di fatto, un’alternativa a 6 trattamenti di tipo chimico. Alleggerisce la pressione e lo stress chimico sia sul vigneto che sull’uva. Ciò ha ritorni positivi anche sulla salute dell’operatore.

Si pone quindi come l’anello di congiunzione tra le vecchie e ancora utili molecole di sintesi chimica ed i più attuali strumenti frutto della ricerca e dell’innovazione in agricoltura.

©uvadatavola.com

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