Uva da tavola 2024: in Sicilia inizia la raccolta

Al via in Sicilia la stagione dell’uva da tavola 2024: con Gianni Raniolo, presidente del Consorzio IGP dell’Uva da Tavola di Mazzarrone, tracciamo le prime valutazioni su qualità e prospettive di mercato

da uvadatavoladmin
uva da tavola 2024

In Sicilia hanno ufficialmente preso il via le operazioni di raccolta. Stando alle prime stime, la stagione dell’uva da tavola 2024 sembra partire all’insegna di qualità e volumi soddisfacenti. Specialmente nel territorio interessato dal Consorzio IGP dell’Uva da Tavola di Mazzarrone che comprende all’incirca 12.000 ettari coltivati a vigneti, rappresentando uno dei principali poli produttivi di uva da tavola in Sicilia. 

A offrire una fotografia dell’andamento della stagione in Sicilia, Gianni Raniolo, imprenditore agricolo e presidente del Consorzio IGP dell’Uva da Tavola di Mazzarrone, realtà che riunisce i produttori di uva da tavola dei comuni di Mazzarrone, Licodia Eubea, Caltagirone (CT), Acate, Comiso e Chiaramonte Gulfi (RG). 

La stagione dell’uva da tavola 2024 è appena iniziata. Quali varietà avete già raccolto?

Siamo partiti circa due settimane fa con la raccolta delle uve delle varietà Victoria e Black Magic. Da qualche anno, però, nell’areale produttivo di Mazzarrone abbiamo intrapreso un processo di rinnovamento varietale, intensificando l’orientamento verso le varietà senza semi. Alle varietà tradizionali come Italia, Victoria, Red Globe e Black Magic stiamo dunque affianco varietà seedless bianche e rosse che, stando alle osservazioni fatte durante i primi tagli, sembrano offrire grappoli con ottimi parametri quanti-qualitativi.

Nel complesso, grazie alla vasta offerta varietale e alla presenza di diversi apprestamenti protettivi (tra cui serre, archetti e tendoni), anche quest’anno la produzione di uva da tavola nell’areale di Mazzarrone sarà in grado di coprire una finestra di raccolta che parte da fine maggio e si conclude a fine novembre.

uva da tavola 2024 1

Come si presenta la produzione in termini di volumi e qualità?

Come l’anno scorso, anche la campagna 2024 si caratterizza per uve di qualità, sia da un punto di vista strutturale dei grappoli, sia per quanto riguarda il contenuto zuccherino degli acini. Quello che vediamo oggi è un prodotto di altissima qualità con grado zuccherino di circa 14-15 °Brix per le varietà precoci tradizionali come Victoria e Black Magic. Per quanto riguarda le senza semi, stiamo raccogliendo i primi frutti delle innovazioni che abbiamo portato avanti negli ultimi anni e la produzione è in linea con le aspettative: si registrano infatti contenuti zuccherini degli acini piuttosto elevati che si attestano intorno a 17-18 °Brix.
Anche in termini di volumi la stagione si prospetta positiva. Ci aspettiamo un incremento della produzione di circa il 10% rispetto all’anno scorso grazie all’abbondante produzione delle varietà precoci. Tuttavia, si presume una leggera riduzione delle uve tardive nei mesi di settembre-ottobre a causa dell’espianto delle vecchie varietà (soprattutto Italia), non ancora sostituite.

Come hanno influito le condizioni climatiche di quest’anno sulla produzione di uva da tavola?

uva da tavola 2024 3

Il clima è stato abbastanza mite e non abbiamo avuto precipitazioni significative durante la fase di maturazione dei frutti. Anche le condizioni climatiche registrate durante la stagione vegetativa hanno garantito una fioritura abbastanza omogenea. Nel complesso, le temperature hanno permesso di ottenere un anticipo di produzione di circa 1-2 settimane rispetto al 2023. In ogni caso, soprattutto nella stagione primaverile-estiva, la problematica più sentita è quella della siccità. Per quanto critico, il fenomeno è ormai diventato una costante del nostro areale tanto che negli anni sempre più aziende – soprattutto quelle maggiormente strutturate – si sono organizzate per far fronte a tale emergenza. Negli anni ci sono stati importanti investimenti nella realizzazione di bacini di raccolta o pozzi che permettono di sfruttare al meglio la risorsa idrica nelle situazioni emergenziali e che dovrebbero garantire anche in questa stagione il regolare svolgimento delle operazioni in campo.

Avete riscontrato difficoltà nel reperimento di manodopera per la raccolta quest’anno?

La carenza di manodopera è un problema annoso. D’altro canto, grazie alla graduale introduzione di varietà seedless, in tante aziende sta venendo meno l’operazione colturale dell’acinellatura, che richiedeva diversi operai. Il problema però non si risolve del tutto: nel caso dell’uva da tavola, la raccolta rimane un’operazione manuale imprescindibile e la mancanza di operai specializzati è una sfida che bisogna affrontare.

uva da tavola 2024 2

Gianni Raniolo, presidente del Consorzio IGP dell’Uva da Tavola di Mazzarrone

Come si prospetta il mercato per l’uva da tavola siciliana?

Proveniamo da un’annata, quella 2023, che ha ridato speranza e forza economica ai produttori dopo anni difficili per il comparto viticolo siciliano. Stando ai dati disponibili per le prime vendite del 2024, si registra un incremento dei prezzi corrisposti ai produttori del 20% rispetto al 2023. Col proseguire della campagna, però, il rischio è che le quotazioni imposte dalla grande distribuzione portino a un abbassamento dei prezzi di vendita.  

Per avere un’idea precisa su come proseguirà il mercato, bisogna quindi aspettare ancora qualche settimana. Al momento siamo ottimisti e fiduciosi. La riqualificazione che ha interessato le nostre aziende sia attraverso la conversione con le nuove varietà senza semi, ma anche con il ricorso a strutture e mezzi di gestione più efficienti per le varietà tradizionali, lascia ben sperare e presupporre una stagione 2024 soddisfacente.

Donato Liberto
©uvadatavola.com

Articoli Correlati