Indice
- Quali saranno le varietà protagoniste di questa stagione? E i prezzi di vendita riusciranno a soddisfare le esigenze del comparto cileno dell’uva da tavola?
- Uva da tavola in Cile: andamento del mercato e prezzi di vendita
- Sfide e strategie dell’industria cilena
- L’approccio sistemico: un valore aggiunto
- Prospettive e ottimismo per la stagione 2025
La stagione 2025 dell’uva da tavola in Cile ha preso il via con un forte ottimismo da parte dei produttori e degli esportatori, grazie a condizioni climatiche favorevoli e frutti di alta qualità. Nelle regioni di Atacama, Coquimbo e parte di Valparaíso, la raccolta è iniziata con cinque giorni di ritardo rispetto allo scorso anno, ma con rese superiori alle aspettative e un buon grado Brix, indice della dolcezza e maturazione dell’uva.
A questo quadro positivo si aggiunge l’approccio di sistema, implementato e approvato lo scorso anno dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA), che facilita l’esportazione verso il mercato americano. Le prospettive di vendita sono incoraggianti, con volumi stimati in crescita rispetto alla precedente annata e prezzi di mercato che si mantengono elevati, in particolare negli Stati Uniti e in Europa.
Tuttavia, nonostante la stagione promettente, il comparto cileno deve affrontare alcune sfide logistiche. Ritardi nelle spedizioni, difficoltà nella disponibilità dei container e costi di trasporto superiori rispetto allo scorso anno rappresentano ostacoli che i produttori e gli esportatori devono superare per garantire il successo della campagna.
Quali saranno le varietà protagoniste di questa stagione? E i prezzi di vendita riusciranno a soddisfare le esigenze del comparto cileno dell’uva da tavola?
Tra le varietà maggiormente esportate fino a oggi ci sono: Sweet CelebrationTM, Arra SweetiesTM, Cotton CandyTM, Candy HeartsTM, MagentaTM e Sweet GlobeTM. Queste cultivar, apprezzate per la loro dolcezza e dimensioni, sono destinate principalmente al mercato statunitense, ma anche alla Corea del Sud e al Messico. La domanda è particolarmente elevata per le uve bianche, che si allineano perfettamente alle esigenze dei consumatori internazionali. Tuttavia, anche per le uve rosse si sono visti prezzi incoraggianti e – secondo quanto affermato da Rafael Rodríguez, presidente di Uvanova – il mercato per l’uva rossa cilena quest’anno sarà piuttosto buono.
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Uva da tavola in Cile: andamento del mercato e prezzi di vendita
I produttori guardano con ottimismo ai prezzi di vendita, che negli Stati Uniti e in Europa si stanno mantenendo su livelli superiori rispetto alla scorsa stagione. Le quotazioni per le varietà migliori oscillano tra i 34 e i 40 dollari, con prezzi leggermente inferiori per le forniture ai supermercati nazionali, che si aggirano tra i 30 e i 34 dollari. Questa stabilità dei prezzi potrebbe consolidarsi come una nuova normalità per il mercato statunitense, in cui la frutta cilena sta conquistando uno spazio sempre più rilevante.
Sfide e strategie dell’industria cilena
Sebbene la produzione e le esportazioni procedano con buone prospettive, le sfide per il comparto non mancano. Ritardi nelle spedizioni dovuti al mare mosso e alla ridotta disponibilità dei container stanno creando alcune incertezze. Inoltre, l’aumento dei costi di trasporto rispetto alla scorsa stagione e il rischio di scioperi negli Stati Uniti sono fattori che richiedono una pianificazione attenta per evitare disagi nella distribuzione dell’uva da tavola cilena.
Per affrontare al meglio le sfide del mercato globale, i produttori cileni stanno puntando sulla diversificazione e sulla gestione ottimale dei volumi di esportazione. Secondo Rodríguez, è essenziale evitare un’eccessiva concentrazione dell’offerta su singole settimane, per mantenere l’equilibrio tra domanda e disponibilità di prodotto. Inoltre, l’industria sta lavorando per migliorare la comunicazione tra i produttori e i mercati di destinazione, attraverso dati sempre più precisi forniti dalle associazioni di produttori di Cile, Perù e Sudafrica.
L’approccio sistemico: un valore aggiunto
Uno degli elementi chiave che caratterizza la stagione 2025 è l’implementazione dell’approccio di sistema, un metodo approvato lo scorso anno dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) per facilitare l’esportazione dell’uva cilena. Questo approccio si basa su un rigoroso sistema di gestione della qualità che consente di rispettare gli standard fitosanitari richiesti dal mercato statunitense, evitando trattamenti post-raccolta invasivi e garantendo una frutta di qualità superiore.
Sebbene l’adozione dell’approccio sistemico abbia comportato una fase di adattamento, gli esportatori cileni stanno ottenendo ottimi risultati. Le ispezioni hanno dato esiti positivi e i primi carichi inviati negli Stati Uniti sono stati accolti favorevolmente. Tuttavia, rimangono alcuni aspetti da perfezionare, come la semplificazione delle procedure di invio e raccolta dei campioni, per rendere il processo più fluido ed efficiente.
Prospettive e ottimismo per la stagione 2025
In sintesi, dunque si può affermare che la stagione 2025 dell’uva da tavola cilena si sta rivelando promettente, con prospettive di crescita sostenute da un’ottima qualità dei frutti, una domanda stabile e prezzi di mercato favorevoli. Nonostante le sfide logistiche e l’aumento dei costi di trasporto, il comparto cileno sta adottando strategie efficaci per garantire la competitività dell’uva sui mercati internazionali. Inoltre, l’implementazione dell’approccio sistemico rappresenta un ulteriore valore aggiunto, rafforzando la reputazione del Cile come fornitore affidabile di uva di alta qualità, facendo ben sperare i produttori che possono guardare con ottimismo al futuro della campagna.
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Donato Liberto
©uvadatavola.com