L’agronomo Michele Melillo, di ritorno dal Cile, commenta il 9° Table Grape Symposium.
“Il simposio è andato molto bene, sicuramente è stato uno dei migliori”, esordisce l’agronomo di Graper, società che segue vigneti di uva da tavola non solo in Italia, ma anche all’estero.
“L’organizzazione è stata impeccabile. Il simposio ha visto la partecipazione di molti keynote speakers (oratori principali) di livello molto alto, che hanno presentato delle relazioni davvero valide ed incisive dal punto di vista tecnico. Degni di nota anche alcuni degli interventi scientifici“, prosegue l’esperto.
“C’è stata anche una sezione dell’incontro internazionale che ha analizzato il comparto globale dell’uva da tavola; durante questa occasione sono state presentate le realtà più importanti della viticoltura mondiale. Anche l’Italia ha avuto il suo spazio e sono stato io a presentarla. La partecipazione da parte del pubblico è stata mirabile, aldilà di ogni aspettativa: 500 i partecipanti totali provenienti da tutto il mondo, ovviamente la maggior parte di essi era di provenienza cilena, poi c’erano 120 peruviani, 70 spagnoli, 15 italiani e 25/30 sudafricani. L’organizzazione ha registrato il “tutto esaurito” e non è stato possibile accettare nessun altro partecipante”, spiega Michele Melillo.
Infine l’agronomo conclude: “La prossima edizione si terrà in Sudafrica. Sicuramente questa 9^ edizione cilena ha imposto uno standard molto elevato, pertanto ora le aspettative per i prossimi incontri di questo genere sono molto alte”.
Autore: La Redazione
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