Uva di Puglia IGP, il consorzio a LUV Fiera

Garanzia di qualità e origine di un prodotto simbolo del territorio pugliese, oltre che di supporto ai produttori, il Consorzio sarà tra i protagonisti della prima fiera dell'uva da tavola

da uvadatavoladmin
uva di Puglia LUV Fiera (1)

A metà strada fra tradizione e innovazione, il marchio Uva di Puglia IGP rappresenta oggi una garanzia di qualità e origine di un prodotto simbolo del territorio pugliese. A occuparsene è il Consorzio di tutela e promozione, presieduto da Michele Laporta, che – tra i protagonisti di LUV Fiera – si impegna costantemente per sostenere i produttori locali, valorizzare il territorio e favorire la crescita dell’uva da tavola pugliese nel mercato globale.

Il Consorzio Uva di Puglia IGP è un’organizzazione che si dedica alla tutela e alla promozione dell’uva da tavola coltivata e prodotta in Puglia. Una Regione che, grazie al suo clima mediterraneo e ai suoi generosi terreni, offre le condizioni ideali per la coltivazione della vite. L’uva da tavola viene prodotta con metodi tradizionali, abbinati alle ultime innovazioni tecnologiche, così da garantire un prodotto sano e sostenibile oggi conosciuto in tutto il mondo. Il marchio IGP assegnato all’uva pugliese è il riconoscimento da parte dell’Unione Europea per la qualità e l’origine geografica del prodotto: questo riconoscimento non solo protegge l’uva da tavola dalle contraffazioni, ma contribuisce anche a stimolare l’economia locale. Il Consorzio Uva di Puglia IGP svolge un ruolo fondamentale nel sostenere i produttori locali, nel garantire la qualità del prodotto e nel promuoverlo sul mercato mondiale, contribuendo così alla crescita economica e alla conservazione delle tradizioni agricole pugliesi. Specialmente in un Paese come l’Italia che in Europa svetta per il maggior numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti.

Questo dato è un’ulteriore dimostrazione della grande qualità delle nostre produzioni” – sottolinea Michele Laporta, presidente del Consorzio Uva di Puglia IGP.

Una produzione che è simbolo di un forte legame tra le eccellenze agroalimentari italiane fortemente connesse al proprio territorio di origine. Il regime di qualità dei prodotti alimentari a denominazione di origine protetta, implementato dall’Ue, punta a tutelare e favorire il sistema produttivo e l’economia del territorio che tra l’altro trovano radici nel passato.

In Puglia, infatti, le prime registrazioni storiche di uva risalgono alla fine del XIX secolo, con varietà che ancora oggi si distinguono per l’eccezionale capacità di mantenere intatte le caratteristiche nell’aspetto e nella consistenza dei chicchi. Fattori che le hanno garantito un successo esponenziale nel mercato delle esportazioni già alla fine del 1800. Nonostante le sfide rappresentate dai lunghi viaggi e dalla naturale suscettibilità al deterioramento, l’Uva di Puglia si è dimostrata la più resiliente nel conservare le sue qualità, raggiungendo in condizioni ottimali i mercati esteri, compresi quelli di grande importanza come quello tedesco.

Oggi, il lavoro del Consorzio costituisce una importante opportunità per rilanciare il consumo e la competitività delle varietà di uva da tavola pugliesi, in un momento di grande necessità di comunicazione verso il consumatore per lo sviluppo della domanda e la crescita della qualità nell’offerta.

Una produzione di qualità che arriva da una terra generosa

L’Indicazione Geografica Protetta (IGP) “Uva di Puglia” è riservata esclusivamente all’uva da tavola delle varietà bianca, rossa e nera che viene coltivata nel territorio della Regione Puglia secondo quanto stabilito nel disciplinare di produzione. Dopo la costituzione nell’anno 2010, il Consorzio promotore ha avviato l’iter per il riconoscimento della certificazione IGP Uva da tavola che è poi giunto due anni dopo, nel luglio del 2012. Oggi il riconoscimento è destinato a tutte quelle varietà definite “tradizionali”: Italia, Regina, Vittoria, Palieri e Red Globe, ma quando è stato scritto il disciplinare di produzione, le uve con seme rappresentavano la quasi totalità delle superfici di uva da tavola. In fondo, si tratta di un prodotto versatile e sano, ricco di vitamine, come la C e la K, antiossidanti e minerali come il potassio, ideale come spuntino, ingrediente per piatti dolci e salati oppure per essere trasformata in succhi e conserve. 

D’altra parte, parliamo di una produzione che ha contribuito a far diventare la Puglia e, con lei l’Italia, uno dei principali poli produttivi di uva da tavola nel mondo. “Ancora oggi siamo i primi produttori dell’area del Mediterraneo, con una produzione di circa 700.000 tonnellate e più di 27.000 ettari coltivati”. I produttori IGP oggi contribuiscono a preservare le tradizioni locali e a sostenere le comunità rurali, anche perché l’importanza della certificazione IGP è garanzia di qualità e tradizione: l’IGP è un marchio che identifica un prodotto originario di una specifica area, le cui qualità, reputazione o altre caratteristiche sono legate a quella zona. Non solo: il valore dei prodotti IGP rappresenta un dato significativo per l’economia italiana. Basti pensare che nel 2020 la produzione certificata ha superato i 16 miliardi di euro.

uva di puglia igp

Al netto di tutti questi elementi, il Consorzio Uva da Tavola IGP non poteva dunque mancare a LUV, la Fiera dell’Uva da Tavola, e il presidente del Consorzio Uva di Puglia IGP non nasconde l’orgoglio della partecipazione.

Dal 22 al 24 ottobre 2024 il Consorzio parteciperà al LUV Fiera, presso la Nuova Fiera del Levante di Bari. La prima edizione della Fiera dell’Uva da Tavola, un evento che abbraccia tutti gli operatori del comparto dell’uva da tavola. Non è solo un motivo di confronto e business: il Consorzio vuole promuovere convegni e momenti di riflessione importanti per la filiera”. Quindi non solo mercato, ma anche sensibilità verso l’ambiente e attenzione verso i processi tecnologici, aspetti cari al Consorzio che da sempre cerca di migliorare il comparto e la produzione.

Stand, visite aziendali, incontri B2B e ancora talk e dibattiti sono solo alcune delle iniziative di cui il Consorzio si farà promotore. “Crediamo fortemente che l’obiettivo principale non sia la commercializzazione, ma la consapevolezza – le parole di Laporta – inviteremo partner della grande distribuzione a visitare e partecipare attivamente all’evento; collaboreremo con personalità di spicco del comparto, ricercatori e promotori del Consorzio che abbracciano la nostra mission. Il nostro compito è promuovere e far conoscere a tutti il potenziale del Consorzio e, indirettamente, del nostro territorio”. Nelle tre giornate di Fiera il Consorzio ha ben chiaro quali saranno i suoi obiettivi: finalità divulgative e non commerciali, col fine ultimo di promuovere consapevolezza per infondere in tutti i consumatori, e non solo, tutto quello che c’è dietro la produzione dell’uva da tavola. Sempre guardando alla sicurezza ambientale, al lavoro di ricerca e sviluppo, all’utilizzo di tecnologie per la salvaguardia del territorio e della produzione, nonché al benessere di chi queste terre e questi frutti li fa nascere e prosperare.

Con l’IGP di Puglia parteciperanno all’evento anche le IGP di Mazzarrone e Canicattì, in un’unione che non è una novità per il Consorzio, come ha ben sottolineato Laporta.

Non è la prima volta che sensibilizziamo le IGP a partecipare agli eventi e a unirsi per avere una voce unica. Noi riteniamo che la categoria non vada difesa unicamente per un discorso campanilistico: la nostra categoria va difesa e promossa sempre. Perché l’uva di Puglia non è più buona dell’una o dell’altra, ogni prodotto ha il suo specifico segmento ed è al suo interno che si promuove come unicità. Nessuna IGP è in competizione con altre; siamo tutte complementari e volte a un unico obiettivo fatto di tre pilastri: conoscenza, divulgazione, promozione”.

Il Consorzio oggi affronta delle sfide importanti per il comparto: la necessità di tutelare la qualità passa attraverso una rete di agenti vigilatori che segnalano tutte le pratiche scorrette; in particolar modo questo lavoro di vigilanza così importante è essenziale e utile soprattutto verso chi lede gli interessi dei produttori virtuosi e dei distributori che, con attività di posizionamento PREMIUM, contribuiscono alla crescita del valore della categoria.

La tutela della qualità è uno dei principali obiettivi promossi dal Consorzio che ha ormai adottato un disciplinare di produzione con precise norme che riguardano le pratiche agricole da adottare, i metodi di coltivazione, raccolta e conservazione dell’uva. I controlli sono fondamentali e periodici garantendo che le varietà del prodotto siano conformi alle regole dell’IGP in base alle loro caratteristiche organolettiche. La tutela passa anche dall’utilizzo di tecniche tradizionali di coltivazione abbinate alle moderne tecnologie che migliorano l’efficienza e la sostenibilità della produzione. Il Consorzio non manca di ricordare l’importanza di adottare esclusivamente pratiche agricole sostenibili così da ridurre l’impatto ambientale della coltivazione. E attraverso ispezioni e audit periodici e regolari il Consorzio verifica il rispetto degli standard di produzione e i requisiti di qualità. Il Consorzio, però, non guarda solo al prodotto, ma anche a chi quel prodotto lo coltiva ogni giorno mostrando una vicinanza ottimale a tutti gli associati. Vengono organizzati corsi di formazione e workshop per i produttori su tutte le nuove tecnologie agricole; i produttori sono sempre aggiornati sui cambiamenti normativi o sulle innovazioni da adottare. Ed è grazie a queste misure che il Consorzio Uva di Puglia IGP può garantire che l’uva prodotta e commercializzata sia di alta qualità, sicura per i consumatori e rispettosa dell’ambiente, così da sostenere sempre l’economia del territorio assicurando la tracciabilità del prodotto, dalla fase di produzione alla messa in commercio. Solo in questo modo è possibile garantire al consumatore finale l’origine e la qualità dell’uva da tavola. 

Accanto alla tutela, non va poi dimenticato il ruolo cruciale della comunicazione.

A tal riguardo, sono attivi il sito internet www.uvadipugliaigp.it e le pagine social del Consorzio, che avranno il compito di diffondere attraverso informazioni, articoli, foto e video la garanzia di assoluta qualità del prodotto certificato IGP. Un processo in continua crescita, reso possibile grazie al lavoro continuo di tutti i colleghi che sono coinvolti attivamente per lo sviluppo del Consorzio. 

In tal senso, oltre alla partecipazione a LUV, il Consorzio promuove uno spot sul maxi led che domina la Hall degli arrivi e delle partenze dell’aeroporto di Bari, con l’obiettivo di raggiungere tutto il pubblico massimizzando l’efficacia del messaggio grazie alla possibilità di comunicare in modo continuativo e ravvicinato, distraendo i passeggeri in partenza e rendendo l’attesa o anche l’accoglienza colorata e piacevole.

Il consorzio IGP rappresenta la scelta migliore per tanti agricoltori, specialmente in una fase dove il continuo cambiamento culturale, climatico e varietale mette i produttori di fronte a scelte anche radicali. A loro si rivolge dunque l’invito del presidente Laporta: “Il Consorzio svolge un ruolo importante nella tutela dei diritti dei produttori e nella gestione collettiva del marchio. Inoltre, abbiamo presentato una modifica al disciplinare che ci permetterà di ampliare le uve certificate in modo da segmentare sempre di più l’offerta e andare incontro alle nuove richieste dei consumatori. Insieme possiamo mantenere elevati standard di qualità e promuovere la cultura e la tradizione legata al prodotto e al territorio”.

 

A cura di: Consorzio Uva di Puglia IGP
©uvadatavola.com

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